LAVORO: PRIVATA DI SCRIVANIA, SEDIA E PC IMPIEGATA POLIAMBULATORIO QUARTU SANT’ELENA. “SITUAZIONE KAFKIANA”.
“Prosegue nel poliambulatorio di Quartu Sant’Elena dell’ASL 8 di Cagliari un assurdo atteggiamento discriminatorio. Ad un’assistente amministrativa, dirigente sindacale, sono stati tolti, per disposizione di un funzionario, la scrivania, la sedia ed il PC dalla stanza di segreteria dove lavora”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione “Socialismo Diritti Riforme” nel sottolineare che “la decisione, senza precedenti, attuata in assenza dell’interessata, è stata disposta dal funzionario, dopo diversi ordini di servizio di dimensionamento e una serie di trasferimenti. La sottrazione degli strumenti di lavoro è peraltro avvenuta mentre è in corso una causa davanti al Giudice del lavoro”.
La vertenza tra l’impiegata e i dirigenti del Poliambulatorio di Quartu Sant’Elena, che si trascina da oltre un anno, ha visto coinvolte le Organizzazioni sindacali. E’ stato infatti più volte denunciato un atteggiamento antisindacale dei dirigenti del poliambulatorio e del direttore generale dell’ASL n.8. Dopo l’ultimo episodio, l’interessata si è anche rivolta alla consigliera di parità della provincia di Cagliari e ha dato mandato all’avvocato di intraprendere un’azione penale.
“Una situazione assurda che – osserva la presidente di SDR – ha pesanti conseguenze anche sul buon funzionamento del poliambulatorio con riflessi sui cittadini utenti e con negative ripercussioni sull’immagine dell’ASL 8. E’ evidente che la condizione kafkiana venutasi a creare con atteggiamenti lesivi della dignità della dipendente richiedono un immediato chiarimento e un’assunzione di responsabilità da parte dei dirigenti. E’ davvero incredibile che in un momento così difficile e delicato, i cittadini utenti oltre a dover affrontare la crisi con restrizioni dei servizi, debbano subire le conseguenze della cattiva gestione di un settore come quello sanitario particolarmente sensibile”.
“L’auspicio – conclude Caligaris – è che non solo venga ripristinato il tavolo di lavoro con sedia e personal computer laddove si trovava prima della smobilitazione ma che la persona che ha subito il blitz rientri nelle sue mansioni. Non è tempo di consumare energie in questioni diverse da quelle per le quali le professionalità sono state assunte”.
Cagliari, 21 ottobre 2011
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