DAP: SCELTA CARTABIA RICHIAMA VALORI COSTITUZIONE E LEGGE GOZZINI
“E’ sospetta una politica che mostra di avere paura della Costituzione e fa il processo alle intenzioni di un Giudice e della Guardasigilli. La polemica sulla scelta della Ministra Cartabia per ricoprire l’incarico di responsabile del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, principale organismo di riferimento dell’organizzazione delle misure cautelari, riporta il concetto della pena agli anni più tristi”. Lo sostiene in una dichiarazione Maria Grazia Caligaris esponente di Socialismo Diritti Riforme, con riferimento alle prese di posizione contro la proposta della Ministra Marta Cartabia.
“Chi conosce il carcere e chi ha conosciuto Carlo Renoldi nel ruolo di Magistrato di Sorveglianza sa che si sta parlando – sottolinea – di una persona di grande equilibrio decisionale, di un Magistrato che ha visitato le strutture detentive di competenza avendo contatti diretti ed espliciti con le detenute e i detenuti, con gli educatori, con gli Agenti e con i Direttori. Il suo lavoro è sempre stato improntato alla trasparenza e correttezza professionale. Vederlo oggi descritto come un pericolo perché metterebbe in discussione l’impiego del 41 bis o addirittura favorirebbe i mafiosi appare veramente assurdo e ingiustificato”.
“La politica dovrebbe ricordare che, oltre all’articolo 27 della Costituzione, che attente ancora di essere pienamente applicato, esiste in Italia la legge sull’ordinamento penitenziario. Una legge che ha reso l’Italia uno Stato civile nell’alveo dell’Europa. Una norma che subisce continui rimaneggiamenti ma che resta l’unica speranza che il nostro Paese mentenga la sua identità democratica e garantista. Marta Cartabia indicando Carlo Renoldi – conclude Caligaris – ha solo richiamato l’attenzione su questi due punti fermi: la Costituzione e la legge Gozzini. Nulla più”.
Cagliari, 2 marzo 2022
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