DIRITTI PREVENZIONE RICERCA CLINICA INTRODUZIONE MARIA GRAZIA CALIGARIS
Diritti prevenzione ricerca clinica in oncologia
Introduzione M.G. Caligaris
Nel ringraziare tutti per la presenza, non posso esimermi del rivolgere un pensiero alla popolazione ucraina in una situazione che, dopo 8 anni di condizioni di estrema precarietà, è ormai vittima di una guerra per il potere, fratricida, che ci riguarda tutti.
Benvenuti dunque a questo appuntamento che, come recita il tema, si articola su tre parole-chiave.
La prima però è particolarmente importante e le racchiude tutte. Attraversa tutte le relazioni che caratterizzeranno il nostro incontro-dibattito (e ringrazio i nostri relatori e la giornalista Francesca Zoccheddu per questa opportunità).
L’esercizio dei diritti infatti presuppone la prevenzione, quel percorso, finalizzato a contenere non solo i fattori di rischio e a evitare la comparsa di una malattia, ma anche l’impiego di screening per la diagnosi precoce. Un sistema sanitario efficiente, a misura di cittadino, utilizza tutti gli strumenti di prevenzione. In Oncologia interrompere il percorso di prevenzione significa compromettere la qualità della vita e creare i presupposti per il dilagare dei tumori.
I diritti implicano il riconoscimento e il rispetto delle identità e della storia personale familiare, sociale, spirituale, di chi ha bisogno di salute. Per le donne, scusate la sottolineatura, ancora di più.
Significa esigere lo studio e l’applicazione di strategie che si sposano con la ricerca clinica e la rendono strumento per migliorare il qui e ora di chi affronta una sfida importante, quella di una quotidianità compromessa dal cancro.
I diritti richiedono una visione d’insieme, l’approccio da parte di équipe qualificate in grado di convergere positivamente per rendere il percorso di cura un sistema integrato.
Insomma i diritti impongono la gestione della salute delle persone in modo complesso, appropriato, che rifugge la prassi del favore a cui un po’ tutti ci siamo abituati, in un sistema dove l’efficacia è spesso discutile.
Il sistema dei favori mortifica il sapere e la ricerca, non da garanzie di qualità e rende tutti schiavi, perché il favore si restituisce, il diritto invece si esige, senza compromessi.
Cagliari, 26 febbraio 2022
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