CURE PALLIATIVE, DIRITTI PER UNA VITA DI QUALITA’. INTRODUZIONE AL DIBATTITO
di MARIA GRAZIA CALIGARIS – SOCIA FONDATRICE SDR
Buongiorno, sono Maria Grazia Caligaris, una delle animatrici dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, un’organizzazione di volontariato che, come recita il titolo, si occupa di diritti. Innanzitutto vi porto il saluto cordiale della Presidente di SDR, Paola Melis, purtroppo assente per problemi di salute. A me quindi spetta il gradito compito di darvi il benvenuto a questo ambizioso appuntamento.
Ringrazio i prestigiosi relatori, tutti voi che avete accettato di essere presenti e Francesca Zoccheddu che coordinerà il dibattito. Il perché abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione sulle cure palliative può essere riassunto in poche parole: vita – malattia – cura – diritti – persona.
Avere consapevolezza del significato e del valore dell’esistenza umana muta radicalmente l’approccio alla malattia, un evento che non ha età ma che si manifesta maggiormente quando l’invecchiamento avanza e fa sentire più forti gli acciacchi.
Prima o poi, in prima persona o attraverso un familiare o una cara amicizia, si conoscono la malattia e il dolore. Il primo importante limite all’umana esistenza talvolta temporaneo, talaltra cronico.
Una sfera di condizioni che richiede una assunzione di responsabilità. Lo stato di malattia rompe l’equilibrio raggiunto: ostacola se non compromette l’essere, genera disagio fisico, limita il movimento, il pensiero si deprime senza riuscire a vedere oltre quella opprimente oscurità.
Anche gli affetti più profondi entrano spesso in crisi e talvolta vengono meno.
La ricerca di aiuto parte dal Medico di famiglia, poi arriva allo specialista….ma non basta. Non è sufficiente il farmaco. La cura richiede un abbraccio che sappia dare conforto ad ogni livello. Fisico, funzionale, sociale, psichico, spirituale per sé e non si possono dimenticare coloro che sono più prossimi, i conviventi, i familiari.
Molte delle persone in Sala hanno sperimentato il dolore. Troppe si sono dovute accontentare del rimedio che ha sanato la parte offesa del corpo.
Ma non può più essere così. Lo sancisce la Legge Turco del 2010, quella n. 38 delle Cure Palliative e della Terapia del Dolore. La risposta deve arrivare con il coinvolgimento di tutti. Spetta al sistema sanitario, a quello organizzativo e alle Istituzioni. Mette in gioco il volontariato.
L’imperativo è soddisfare i bisogni assistenziali. La cura che è presenza, deve riguardare tutti i cittadini e tutti i servizi: Ospedali, Hospice, cure domiciliari.
L’Umanizzazione delle cure integrate, attraverso personale preparato e reti efficienti, è il vero segnale di equità per tutti, liberi e/o detenuti, donne e uomini, bambine e bambini in età pediatrica, persone anziane, malati cronici e non e familiari.
Oggi di questo vogliamo parlare con gli specialisti e con tutti voi. Grazie.
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