CARCERI: SENZA CODICE FISCALE NEGATI ESAMI DIAGNOSTICI A DETENUTI STRANIERI. URGENTE DISPOSITIVO PER SICUREZZA SALUTE
CARCERI: SDR, SENZA CODICE FISCALE NEGATI ESAMI DIAGNOSTICI A DETENUTI STRANIERI. URGENTE DISPOSITIVO PER SICUREZZA SALUTE
“L’impossibilità di disporre del codice fiscale impedisce ai detenuti stranieri di poter effettuare gli esami diagnostici determinando una situazione di precarietà sanitaria all’interno delle strutture penitenziarie”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso da alcuni familiari di detenuti che condividono le celle con extracomunitari. “La situazione è particolarmente delicata a Cagliari-Uta dove sono stati reclusi – precisa – alcuni extracomunitari accusati di essere scafisti o persone senza fissa dimora o con diversi alias (più nomi). Non dichiarando le proprie generalità non è possibile ricostruire il codice fiscale con la conseguenza che gli Istituti di Analisi si rifiutano di eseguirle con potenziali negative ripercussioni per la corretta gestione di malattie che potrebbero essere pericolose per l’intera comunità penitenziaria. Finora non sono state registrate condizioni prticolarmente preoccupanti ma alcune analisi sono in attesa di risposta dal mese di dicembre”.
“E’ evidente che occorre un immediato intervento per garantire prevenzione e cura utilizzando in questi casi un codice fiscale provvisorio come accade nel Pronto Soccorso. Alla delicata situazione nelle carceri, si è aggiunto il dispositivo dell’ATS che ha temporaneamente sospeso l’acquisto da parte dei presidi degli Istituti di Pena dei farmaci di fascia C. In pratica che la nuova Azienda Unica non darà al più presto nuove disposizioni si corre il rischio di negare ai senza reddito anche farmaci salvavita come il ventolin”.
Cagliari, 21 gennaio 2017
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