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CARCERI: RADIO CUORE ORISTANO, A MASSAMA PROTESTANO AGENTI POLPEN

6 luglio 2016 Nessun Commento

Scoppia la protesta nel carcere in carcere: stavolta sul piede di guerra sono gli agenti
A Massama saltano riposi settimanali e congedi per un buco d’organico di quasi 50 unità. Chiesto dal Sappe l’intervento del Ministero

Monta la protesta degli agenti di polizia penitenziaria in servizio nella casa di reclusione di Massama. Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il Sappe, il primo e più rappresentativo dei baschi azzurri, ha inviato una dettagliata relazione – denuncia sulle criticità della struttura detentiva oristanese.

Luca Fais e Donato Capece

Luca Fais e Donato Capece

“Sono troppe le cose che non vanno a Massama”, spiega Luca Fais, segretario regionale Sappe della Sardegna. “Intanto, per il terzo mese consecutivo, continuano ad esserci agenti che non fruiscono del riposo settimanale per la significativa carenza di poliziotti, carenza che si ripercuote su una organizzazione del lavoro particolarmente stressante e al limite della sicurezza individuale”.
“A Massama”, prosegue Fais, “mancano 11 ispettori, 14 sovrintendenti e 31 unità appartenenti al ruolo agenti/assistenti. Il nucleo traduzioni e piantonamenti è sotto organico di circa 8 unità e quotidianamente, oltre a far fronte alle esigenze giudiziarie, deve coordinarsi per gestire le innumerevoli visite sanitarie dei detenuti presso le strutture ospedaliere all’esterno dell’istituto, facendo ricorso anche alle unità di polizia impiegate all’interno del reparto, sguarnendo così altri posti di servizio o, in diverse occasioni, richiamando lo stesso personale dal congedo”.
“Vanno anche segnalati”, lamenta ancora Luca Fais, “i disagi dell’unità di polizia penitenziaria addetta al controllo dei detenuti al campo sportivo, che non ha una postazione al riparo ed è esposta a tutti i conseguenti disagi, anche di natura metereologica (si pensi, ad esempio in questi giorni, alle alte temperature)”.

Da Roma, il segretario generale del Sappe Donato Capece ricorda che “l’attuale direttore del carcere continua a dover gestire più istituti penitenziari, e questo è assurdo oltrechè incredibile visto che al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di Roma i direttori penitenziari che fanno i burocrati sono tantissimi”.
“Ma questo”, dichiara Capece, “non può comunque essere un alibi per violare le norme sindacali e gli accordi: è assurdo che, nel terzo millennio, vi siano ancora carceri nelle quali non è garantito il riposto settimanale agli agenti di polizia penitenziaria. Evidentemente, la situazione da tempo sfugge di mano al direttore, che evidentemente ha improntato una organizzazione del lavoro e una quotidianità penitenziaria a Oristano che si sta dimostrando ogni giorno di più fallimentare sotto il punto di vista della sicurezza”, commenta il segretario Capece, che ricorda come “il Sappe si è già attivato presso il Ministero della Giustizia affinchè venga disposto ai vertici dell’amministrazione penitenziaria di mandare una ispezione ministeriale al carcere di Massama per accertare e trovare soluzione al forte disagio del personale di polizia penitenziaria che vi lavora”.

Mercoledì, 6 luglio 2016

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