Home » Diritti Civili, DOCUMENTI, In Evidenza, Iniziative, News

CARCERI: DI NUOVO IN CELLA A CAGLIARI-UTA NONNINA 83/ENNE MA IN CARROZZINA

14 aprile 2016 Nessun Commento

“E’ tornata da qualche giorno nella cella della Casa Circondariale di Cagliari-Uta Stefanina Malu, dopo circa un mese di ricovero nel Reparto di Medicina Due dell’Ospedale cagliaritano “San Giovanni di Dio”. La donna, 83 anni, non è però in grado di camminare né di reggersi in piedi. Respira con fatica e le è stata assegnata una sedia a rotelle. E’ accudita da una compagna di cella. Benché lucida, manifesta vuoti di memoria ed è facile al pianto. Per l’età condizioni fisiche in cui appare non sembra proprio di poter stare dietro le sbarre”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che insieme alla socia Rina Salis, ha avuto un colloquio con l’anziana donna.

“Sono viva – ha detto Stefanina Malu – per miracolo. In Ospedale mi hanno salvata sottoponendomi a numerose terapie. Stanotte però in cella sono stata male. I medici sono intervenuti subito e mi hanno somministrato l’ossigeno con una bombola. Prendo 13 pastiglie, compreso un antibiotico perché ho saputo che ho un’infezione polmonare, mi vengono fatte le iniezioni di eparina nella pancia. Sono stanca, sono troppo stanca. Non voglio andare nella mia casa. Lì non ci voglio proprio tornare. Ma non voglio morire qui. Non chiedo la libertà, ma di andare da mia figlia, che mi vuole. Lì – ha sottolineato – posso essere accudita e posso riprendermi. Vive in un quartiere lontano dal mio. Nell’arco di un anno mi sono morti due figli. Non posso dimenticarlo. Adesso non riesco neppure a mangiare, non ne ho voglia. In ospedale mi hanno detto che devo camminare ma è impossibile, quando provo ad alzarmi le gambe non rispondono”.

“La permanenza dell’anziana donna in carcere – sottolinea Caligaris – è seguita con particolare zelo non solo dalla compagna di cella, che volontariamente l’aiuta in ogni aspetto della quotidianità, ma anche dalle Agenti della Polizia Penitenziaria, dagli infermieri e dai medici. Stefanina Malu si è presentata al colloquio con il pigiama, la vestaglia da camera, le ciabatte e un viso che denotava scarsa cura e sofferenza. Quando parla ripete continuamente che la figlia è in grado di accoglierla e di accudirla. E’ una vecchietta che non sembra poter costituire un pericolo sociale, anche se la sua storia passata ne ha delineato una fisionomia tutt’altro che benevola. Forse è necessario a questo punto un gesto umanitario da parte del Magistrato di Sorveglianza perché la situazione – conclude la presidente di SDR – sembra davvero ormai difficile da gestire in un carcere”.

Cagliari, 14 aprile 2016

 

 

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.