Caro Gianni,

quando penso a Te, ogni volta rivedo quel luminoso giorno di primavera di tanti anni fa, quando entrasti per la prima volta in casa mia. Allora Tu presentavi a Videolina il programma “Bucce di banana”, mio marito era stato tuo ospite nella trasmissione, aveva provato per Te una simpatia particolare e, cosa insolita per lui, desiderava continuare un rapporto iniziato in maniera così casuale. Dopo pranzo dicesti che volevi essere riaccompagnato a Cagliari abbastanza presto poiché dovevi presentare un libro e, siccome io stavo scrivendo il mio primo romanzo ed ero alle prime armi nonostante l’età non più giovane, Te ne parlai;  molto semplicemente Ti offristi di leggerlo e di darmi qualche consiglio. Cosa che hai fatto in concreto anche e soprattutto con la collaborazione preziosa di Maria Grazia Caligaris, insieme mi avete donato il vostro tempo e la vostra disponibilità, nonostante i  tanti e tanti impegni. Io ve ne sono e ve ne sarò sempre grata poiché grazie a voi sono andata avanti in questa mia passione fino a oggi. Maria Grazia ha presentato i miei libri, Tu solo il primo e il terzo perché per il secondo non stavi bene e, nonostante ciò, non avevi voluto mancare a quell’appuntamento per me così importante. Ti ringraziai pubblicamente per questo e Tu, avvicinandoti con fatica e malfermo sulle gambe, dicesti  che eri tu a dovermi ringraziare per averTi invitato.

Questo era Gianni Massa.

Un uomo sempre disponibile per gli altri e con quell’umiltà rara che non faceva sentire mai la fastidiosa sensazione di essere in debito.

L’umiltà dei grandi.

Altre cose importanti ti appartenevano, ma quelle che maggiormente mi hanno colpito sono state l’amore, la serietà, la semplicità con cui svolgevi il tuo lavoro o forse tutto ciò che facevi.

La semplicità dei grandi.

Grazie Gianni, la nostra conoscenza è stata superficiale,  ma il tuo comportamento dignitoso insegnava,  più di milioni di parole, le cose importanti della vita e per questo motivo sei stato per me un maestro  ovviamente ineguagliabile.

A volte immagino che tu e Paolo, insieme lassù, parliate ancora della pensione accreditata in ritardo quando ci sono giorni festivi in corrispondenza con l’inizio del mese…

Grazie di tutto Gianni, sono onorata di averti conosciuto.

lori