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Con un quadro oltre le sbarre: l’iniziativa di Ales piace al ministro Il responsabile della Giustizia Orlando alla premiazione del concorso di pittura per i detenuti voluto dalla Casa natale di Antonio Gramsci (daLinkoristano.it – Il quotidiano della provincia di Oristano)

29 febbraio 2016 Nessun Commento

” Vi ringrazio per questa iniziativa, con cui non avete solo reso omaggio al vostro illustre concittadino, ma avete reso un servizio a tutto il paese” Così si è espresso il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ieri ad Ales per la cerimonia di premiazione del Premio di pittura Peppinetto Boy ” Gramsci visto da dietro le sbarre” promosso dalla Associazione Casa Natale Antonio Gramsci e riservato ai detenuti delle carceri italiane . Il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha avuto parole di elogio per l’iniziativa e ha riproposto il tema delle alternative al carcere per l’esecuzione della pena. L’assessore regionale Claudia Firino, ha ricordato che il concorso di pittura di Ales apre l’”Anno Gramsciano”,  un programma di iniziative voluto dalla giunta regionale e  dedicate alla vita e al pensiero del grande pensatore sardo.

Il primo premio del concorso di pittura (del valore di 500 euro) è stato attribuito a Marco Tavoletta, detenuto nel carcere di Nuchis (Tempio Pausania). Il suo quadro , in bianco e nero, raffigura un’affollata manifestazione di piazza, su cui risalta il volto di Antonio Gramsci.  La giuria del concorso, presieduta dall’artista Pinuccio Sciola e composta anche dai pittori Alberto Scalas e Massimo Spiga, ha deciso di attribuire il secondo premio del concorso (300 euro) a un gruppo di detenuti della casa circondariale di Siena e il terzo premio (200 euro) a una detenuta del carcere di San Vittore, Blanca Delgado.
Dal quarto al settimo posto, invece, si sono classificati ex aequo Giuseppe Bolzon detenuto nel carcere di Santa Bona (Treviso), Roberto Di Giovannantonio, detenuto nel carcere di San Vittore, Alessandro Capatti, detenuto a Monza e Vincenzo La Neve, detenuto nella Casa circondariale di Lecce (ai quali andrà un premio di 100 euro ciascuno).
L’Associazione ha deciso, inoltre, di assegnare un altro premio a un quadro mai pervenuto, quello del detenuto Ben Moktar, autore di una lettera con cui spiega i motivi della sua mancata partecipazione, esposta peraltro nella mostra che riunisce tutte le opere in concorso, mostra allestita nei locali attigui agli uffici del Comune di Ales.
La componente Sel del Gruppo Misto del Senato della Repubblica, dal canto suo, ha voluto assegnare un premio speciale al detenuto Luigi Strazzera del Carcere Is Arenas (Arbus), che ha ricostruito con minuziosa precisione, in un plastico, la cella in cui Gramsci, seduto a un tavolo, scrive i suoi “Quaderni”.
Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 100 opere pervenute da 28 carceri d’Italia: Rebibbia e Regina Coeli a Roma; San Vittore, sezione Maschile e sezione femminile di Milano, Dozza, Bologna; Torino; Siano; Girifalco in provincia di Cosenza; Santa Bona a Treviso; Mammagialla a Viterbo; Augusta a Siracusa; San Michele ad Alessandria; Benevento; Monza; Pesaro; Ferrara; Cremona; Potenza; Santo Spirito, a Siena; Rossano, in provincia di Cosenza; Madonna del Freddo a Chieti; Barcaglione, Ancona; San Gimignano, Siena; Spoleto; Fossano, Cuneo; Capanne, Piacenza; Lecce e, infine, gli istituti di pena sardi di Is Arenas, ad Arbus e Nuchis, a Tempio.
La mostra delle opere si potrà visitare fino al 27 aprile prossimo. L’ingresso è libero.
“La nostra più grande soddisfazione”, ha affermato il presidente dell’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci, Alberto Coni, “è quella di pensare che i detenuti che hanno partecipato al nostro Premio di pittura, anche se per poche settimane, siano riusciti a sentirsi occupati intorno a un progetto che li ha fatti sentire migliori. L’associazione Casa Natale Antonio Gramsci, da parte sua, si impegna a custodire per sempre questi loro lavori”.

Oristano, 28 febbraio 2016

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