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CARCERI: LETTERA-APPELLO DETENUTO NUORO A ERSU E UNIVERSITA’ DI SASSARI PER DIRITTO ALLO STUDIO

9 febbraio 2016 Nessun Commento

“L’esercizio del diritto allo studio è il più utile strumento di rieducazione per chi ha perso la libertà avendo infranto il patto sociale. Per alcuni come Marcello Dell’Anna, 45 anni, 27 dei quali trascorsi in carcere, ex esponente di spicco della Sacra Corona Unita, ristretto a Nuoro, declassificato nel mese di settembre 2015, con una condanna all’ergastolo rappresenta l’unica opportunità di crescita civile e culturale, impedirgliene l’utilizzo è una gravissima mancanza che le Istituzioni non possono tollerare”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che ha ricevuto una lettera-appello dal recluso peraltro laureato in Giurisprudenza, specializzato in Diritto Penitenziario e coordinatore due anni fa proprio a Badu ‘e Carros di un corso di formazione”.

“Da quando mi sono iscritto (e sono trascorsi tre mesi) al corso di laurea in Lettere con indirizzo Filosofico del Dipartimento di Storia delle Scienze dell’Uomo, l’Ente Ersu – ha scritto Dell’Anna con amarezza nella lettera rivolta al Magnifico Rettore dell’Ateneo sassarese, ai docenti del Corso e all’ERSU – avrebbe dovuto fornirmi i libri di testo, mentre ad oggi non ho nulla su cui studiare. Ritengo che il diritto allo studio valga per tutte le persone, indipendentemente dal loro status. Una precipua attenzione poi dovrebbe essere prestata agli studenti più svantaggiati, soprattutto se poi questi sono particolarmente motivati nello studio. Nel mio caso, vorrei poter dimostrare alla società perbene che dentro al carcere c’è sempre “l’elemento imprevisto” che si “sgancia” dallo stereotipo immaginario collettivo e dimostra che decenni di prigionia possono cambiare e migliorare le persone”.

“A partire dall’Anno Accademico 2015-2016 anche i detenuti – rileva Dell’Anna nell’appello rivolto anche al Sindaco di Nuoro – sono tenuti a pagare nel mese di febbraio 2016 una tassa aggiuntiva di 140 euro proprio all’ERSU per fornire agli studenti vari servizi tra i quali anche i libri di testo. L’inerzia dell’Ente a farmi avere i libri, sebbene segnalati dall’area trattamentale del carcere di Nuoro, mi sta causando un grave pregiudizio sia dal punto di vista formativo sia dal punto di vista economico. Non poter sostenere gli esami mi ha procurato il “fuori corso” con la sicura perdita della borsa di studio nonché del premio scolastico e di rendimento previsti dall’ordinamento penitenziario. Allora perché sborsare una tassa aggiuntiva quando il servizio non viene erogato? Chiedo pertanto di rimuovere gli ostacoli che violano il diritto allo studio e di istituire un ponte di collegamento tra la Facoltà e l’Area Educativa del carcere di Nuoro e assegnarmi se possibile un tutor. Invito quindi i docenti o neo laureati a contattare tramite email le Educatrici dell’Area Trattamentale dell’Istituto”.

“Dell’Anna – conclude la presidente di SDR – nella nuova tesi di laurea vuole presentare le origini pratiche e psicologiche della devianza minorile attingendo in modo diretto alla propria esperienza di vita. L’auspicio è che al più presto vengano rimossi gli ostacoli e il detenuto possa realizzare il sogno di conseguire un’altra laurea con il massimo dei voti”.

Cagliari, 9 febbraio 2016

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