CARCERI: A CAGLIARI-UTA GIUBILEO CON ARCIVESCOVO ARRIGO MIGLIO
“Un Natale speciale per colmare il senso di solitudine e vivere la festività con il cuore meno pesante. Lo hanno vissuto circa 300 dei 560 detenuti presenti della Casa Circondariale di Cagliari-Uta che hanno varcato la Porta Santa per il Giubileo della Misericordia e assistito alla Messa officiata dall’Arcivescovo Arrigo Miglio in un clima carico di emozione”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che con la socia Flavia Corda ha assistito alla celebrazione eucaristica in segno di solidarietà con i detenuti, gli Agenti della Polizia Penitenziaria e gli operatori.
Presenti il Direttore Gianfranco Pala, la Comandante di Reparto Alessandra Uscidda, il responsabile dell’area educativa Claudio Massa, nonché il Diacono Mario Marini e Suor Angela Niccoli, donne e uomini privati della libertà hanno partecipato attivamente alla cerimonia, per la seconda volta nel nuovo carcere ubicato nell’area industriale di Cagliari, interpretando le letture e i salmi con momenti particolarmente toccanti.
“Ci sono – ha detto tra l’altro Mons. Miglio interpretando il messaggio evangelico e le parole di Papa Francesco che ha indetto il Giubileo – due porte. Una concreta, materiale; un’altra spirituale. Quest’ultima è dentro il cuore di ciascuno e aprire quella porta significa davvero comprendere il significato più autentico della misericordia”.
“Il Natale – sottolinea la presidente di SDR – è vissuto dai detenuti con particolare trasporto con pensieri rivolti alla famiglia e ai parenti. Sono in particolare le donne a vivere con sofferenza le festività e a manifestare maggiore disagio. La preghiera è il principale conforto e la partecipazione alla Santa Messa un’occasione per riflettere. Anche quest’anno, come è accaduto nel 2014 dopo il trasferimento nella nuova struttura detentiva, le donne hanno potuto seguire la celebrazione insieme agli uomini vivendo così un momento di maggiore comunione”.
A conclusione della Messa, ciascun detenuto ha avuto in dono dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta, sempre presenti, un sacchettino di caramelle e un piccolo Gesù bambino.
Cagliari, 26 dicembre 2015
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