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CARCERI: DOPO 1 ANNO ANCORA INADEGUATI COLLEGAMENTI CAGLIARI-UTA

24 novembre 2015 Nessun Commento

“250 firme di detenuti e familiari per rappresentare i disagi determinati dalla carenza del servizio di collegamento tra il capoluogo di regione e la Casa Circondariale, ubicata nell’area industriale di Cagliari, a circa 23 chilometri dalla città, sono state raccolte dalla responsabile Rita Pisano e dai volontari dell’associazione Acat – La Speranza onlus. L’iniziativa segue le diverse denunce dell’inadeguatezza del servizio garantito dal CTM e l’assenza di una pensilina”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che “il problema non ancora risolto, a un anno esatto dal trasferimento del personale e dei cittadini privati della libertà da Buoncammino a Uta, si è aggravato negli ultimi mesi inducendo anche gli Agenti della Polizia Penitenziaria a una raccolta di firme per richiedere l’adeguamento ai reali bisogni dei lavoratori”.

“Appare singolare che sia necessario rappresentare con delle firme il disagio di una comunità che per lavoro o per fare visita ai parenti è costretta a percorrere con propri mezzi le strade della zona industriale. Un’area peraltro svantaggiata per l’assenza di infrastrutture idonee alla sosta di persone – sottolinea Caligaris – spesso con bimbi in tenera età al seguito. Risulta poi paradossale che non si sia ancora fatta una verifica della adeguatezza degli orari degli autobus ai bisogni dei lavoratori e dei familiari dei detenuti nonché dei cittadini privati della libertà che usufruiscono dei permessi di lavoro all’esterno dell’Istituto. Tutte persone disponibili a fare qualche sacrificio ma non a rinunciare al trasporto pubblico. E’ evidente che in assenza di un servizio efficiente le persone sono necessitate a utilizzare altri mezzi per raggiungere la Casa Circondariale sobbarcandosi spesso costi aggiuntivi pesanti per famiglie già in difficoltà. Né si può più accettare che la domenica e in tutti i giorni festivi non ci sia alcun mezzo in circolazione. E’ appena il caso di ricordare che le strutture penitenziarie sono aperte tutti i giorni dell’anno comprese le festività”.

“E’ diventato pertanto improcrastinabile un autorevole intervento dell’assessorato regionale dei Trasporti che, attraverso un tavolo tecnico con i rappresentanti degli utenti, studi la migliore soluzione per garantire un servizio coerente con le diverse esigenze utilizzando eventualmente anche i mezzi dell’ARST che effettuano i collegamenti con i centri dell’hinterland. E’ infine indispensabile – conclude la presidente di SDR – realizzare una pensilina coperta per consentire a chi aspetta  l’autobus di stare seduto e al riparo dalla pioggia”.

 

Cagliari, 24 novembre 2015

 

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