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CARCERI: PROVVEDITORE REGIONALE ENRICO SBRIGLIA PER RILANCIO COLONIE PENALI SARDEGNA

25 settembre 2015 Nessun Commento

“E’ in fase di elaborazione un’intesa regionale con la Confagricoltura per valorizzare in termini imprenditoriali le Colonie Penali della Sardegna e offrire occasioni di lavoro e professionalizzazione alle persone detenute”. Lo ha detto il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Enrico Sbriglia nel corso di un cordiale incontro con la presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” Maria Grazia Caligaris, presente il Provveditore Vicario Pier Luigi Farci, direttore del carcere di Oristano-Massama e della Casa di Reclusione di “Is Arenas”.

“Il programma, figlio dell’accordo voluto e sottoscritto a livello nazionale dal Capo del Dipartimento Santi Consolo, intende – ha aggiunto Sbriglia – promuovere l’uso a fini produttivi dei terreni anche nelle aree degli Istituti Penitenziari facendo tesoro delle esperienze maturate in questi anni con il progetto “Galeghiotto”. E’ necessario insomma uscire da una sorta di episodicità per rendere le Colonie Penali un volano per la crescita imprenditoriale di chi vi opera”.

Oltre al tema del lavoro e delle Colonie Penali, attualmente scarsamente utilizzate, sono stati affrontate alcune delle principali problematiche relative alle condizioni delle strutture penitenziarie e all’organizzazione. Particolare rilievo, oltre alle questioni inerenti l’inadeguatezza del numero degli Agenti della Polizia Penitenziaria, è stato dato all’insufficienza dei responsabili degli Istituti.

“In Sardegna – ha sottolineato Caligaris – i Direttori hanno doppi e tripli incarichi e perfino il Provveditore regionale è a scavalco. Una situazione che non garantisce una puntuale progettualità negli Istituti e la possibilità di conoscere le problematiche e risolverle tempestivamente. D’altra parte è evidente che in particolare la Casa Circondariale di Cagliari è una grande incompiuta, realizzata in una landa desolata e maleodorante, che sta creando notevoli problemi agli impiegati, agli operatori penitenziari, ai detenuti e ai familiari. Manca un riparo esterno per accogliere i parenti che si recano ai colloqui, non è garantito un servizio di trasporto pubblico nei giorni festivi e quello esistente non è adeguato. Non è stata inoltre completata l’automazione dei cancelli interni, il pavimento della Palestra non è terminato, il Padiglione del 41bis è abbandonato a se stesso, il Teatro non è del tutto agibile e perfino la biblioteca è stata ricavata in extremis ma non ha un sufficiente numero di scaffali espositori”.

“Occorre insomma superare una storica visione colonialistica della Sardegna, che ancora purtroppo sembra affiorare nelle scelte dei Ministeri succedutisi nel tempo, ragionando in modo tale da restituire all’isola ciò che finora non ha potuto avere. Per ciò – ha detto ancora la presidente di SDR – è improcrastinabile attivare un tavolo con i diversi attori ed esaminare le differenti realtà lavorando con l’intento di garantire dignità a chi sconta la pena ma anche a chi quotidianamente presta servizio”.

Con Enrico Sbriglia, titolare del Provveditorato regionale del Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige), in missione nell’isola, e con il Vicario Pierluigi Farci, Caligaris ha affrontato anche le questioni relative ai costi del sopravvitto, all’uso di Skype, dei computer e alla possibilità di creare le condizioni per poter garantire anche i colloqui con gli animali di affezione. Argomenti sui quali è stata avviata una proficua interlocuzione.

Cagliari, 22 settembre 2015

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