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CARCERI: IN SARDEGNA 1 DIRETTORE PER 4 ISTITUTI SU 10. MANCANO ANCHE I VICEDIRETTORI.

4 agosto 2015 Nessun Commento

“In Sardegna c’è un Direttore che ‘si fa in quattro’. Attualmente infatti regge quattro Istituti Penitenziari su dieci  e ricopre un incarico perfino al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. E’ l’effetto derivante dalla assenza nei quadri dirigenti isolani delle figure dei Vicedirettori e consegue alla necessaria pausa feriale a rotazione tra i colleghi. Per l’ennesima volta si ripete una condizione inaccettabile per la situazione delle carceri nell’isola con una persona costretta a fare il pendolare in località distanti e non facilmente raggiungibili”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso che il direttore di Isili (Cagliari) e Lanusei (Nuoro) Marco Porcu sostituirà per il periodo delle ferie la collega Carla Ciavarella a Tempio-Nuchis e Bad’e Carros.

“Analoga situazione per la Direttrice di Alghero Elisa Milanesi che, mentre la collega titolare Patrizia Incollu fruisce delle ferie, dovrà curare Sassari-Bancali, con i “41bis” e la Colonia Penale di Mamone-Lodè.  E’ assurdo che il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria  continuino a ignorare – sottolinea Caligaris –  le gravi conseguenze per i cittadini privati della libertà dell’’assegnazione di più Istituti ad una sola persona. Non si vuole comprendere che il rapporto tra la Dirigenza e i ristretti è fondamentale per l’equilibrio dell’intero sistema peraltro particolarmente delicato in questo specifico momento caratterizzato da notevoli cambiamenti connessi con l’entrata a regime dei nuovi Istituti, dalla presenza di un consistente numero di detenuti in alta sicurezza, dalle difficoltà oggettive derivanti da un’estate torrida e  ”.

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe seriamente promuovere – rileva la presidente di SDR – l’indizione di un concorso per Direttori. L’ultimo infatti si è perso nella memoria collettiva essendo ormai trascorsi oltre tre lustri. E’ impensabile che i Direttori degli Istituti Penitenziari sardi per consentire a un collega qualche giorno di riposo debbano sobbarcarsi centinaia di chilometri in più di quelli che fanno abitualmente dal momento che sono comunque sei per dieci Istituti”.

“Se poi si considera che anche il Provveditore regionale delle carceri ha l’incarico in Triveneto, il quadro risulta sconcertante. Aldilà delle distanze e delle peculiarità di ogni realtà complessiva e di ciascun singolo detenuto lasciano perplessi le circolari del DAP che raccomandano la vicinanza ai ristretti.  Evitare la moltiplicazione degli incarichi significa – conclude Caligaris –  avere a cuore la rieducazione e il reinserimento sociale dei detenuti e rispettare il lavoro di chi con senso di responsabilità è impegnato a rendere accettabile e dignitosa la vita dentro gli Istituti Penitenziari”.

Cagliari, 3 agosto 2015

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