Home » Diritti Civili, DOCUMENTI, In Evidenza, Iniziative, News

CARCERI: INADEGUATI SPAZI CDT UTA PER OSSERVAZIONE PSICHIATRICA GIUDIZIARIA

1 maggio 2015 Nessun Commento

“I locali del Centro Clinico della Casa Circondariale di Cagliari-Uta non sono adeguati al servizio di osservazione psichiatrica giudiziaria. Lo sostengono i Medici della Sezione Assistenza Intensiva che, in una lettera inviata ai vertici della Azienda Sanitaria Locale n.8, mettono in evidenza le difficoltà per far fronte alle richieste dei Magistrati”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, facendo osservare come “le scelte attuate dai progettisti del Villaggio Penitenziario, ubicato nell’area industriale di Macchiareddu, a 20 chilometri dal capoluogo di regione, ed in particolare gli esigui spazi riservati ai pazienti ricoverati, considerando che la struttura ospita già oltre 500 detenuti, facciano emergere sempre nuove difficoltà di gestione, impongano adeguamenti e ristrutturazioni con spese aggiuntive nonché la riorganizzazione dei servizi medico-diagnostici”.

“I locali per l’osservazione psichiatrica giudiziaria – evidenzia il responsabile della sezione Assistenza Intensiva (nuova denominazione dei Centri Clinici penitenziari) Luciano Fei – devono avere determinate caratteristiche tra cui strutture e arredamenti atti alla limitazione di lesioni fisiche in caso di agitazione psico-motoria o atti autolesionistici. La capacità ricettiva del SAI è di 22 posti letto, numero verosimilmente esiguo rispetto alle esigenze di un penitenziario ormai prossimo ad un funzionamento ‘a regime’ con previsione di 700/800 detenuti; insufficiente anche in considerazione che il SAI è una struttura di livello sanitario superiore non presente nelle altre strutture penitenziarie regionali per cui fa e farà sempre più fronte a richieste di ricovero provenienti dagli altri Penitenziari. La destinazione di due camere per l’osservazione psichiatrica giudiziaria significa la riduzione di 4 posti di degenza”.

“La struttura SAI risulta di pertinenza e gestione della ASL, mentre l’osservazione psichiatrica giudiziaria rientra tra i compiti di più stretta competenza del Ministero della Giustizia, per cui potrebbero verificarsi – conclude la lettera inviata anche al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria nonché al Provveditore regionale, al Magistrato di Sorveglianza, al Direttore dell’Istituto di Cagliari-Uta e al Comandante della Polizia Penitenziaria – dei conflitti di competenza all’interno della struttura”.

“Sarebbe insomma necessario – conclude Caligaris – garantendo la presenza del personale medico pluridisciplinare e infermieristico realizzare un Reparto di Osservazione dislocato in appositi spazi con stanze singole opportunamente attrezzate. Resta però il dubbio di come sia possibile progettare una struttura penitenziaria con più padiglioni per 640 posti regolamentari articolati in 15 sezioni e ritenere che siano sufficienti 22 posti letto, gli stessi del vecchio Buoncammino, per degenti in acuzie. In che modo si potrà ora intervenire è un interessante rebus”.

 

Cagliari, 29 aprile 2015

 

 

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.