CARCERI: DETENUTI CAGLIARI-UTA A SDR “GRAVI RITARDI CORRISPONDENZA”
“In questi mesi numerosi detenuti di Cagliari-Uta stanno subendo gravi carenze nel servizio postale garantito da Poste Italiane con pesanti ritardi nella ricezione soprattutto delle lettere”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, facendosi interprete del disagio rappresentato da diversi cittadini privati della libertà e da loro familiari.
“Per molti ristretti, ricevere comunicazioni dai propri familiari e amici – evidenzia Caligaris – è l’unico modo per mantenere contatti con il mondo esterno alla struttura penitenziaria. Specialmente quando la pena è particolarmente lunga, i rapporti epistolari assumono un ruolo fondamentale di risocializzazione e di vitalità intellettuale permettendo la condivisione di idee e progetti. Non si può dimenticare che la distanza dai propri cari e le condizioni economiche non sempre agiate impediscono colloqui costanti. Spesso inoltre un messaggio affettuoso ai bambini in occasioni speciali come le Festività o i compleanni rinsaldano relazioni che la detenzione inevitabilmente rende precarie”.
“E’ quindi necessario che l’azienda Poste Italiane verifichi le cause del disagio e trovi le soluzioni più opportune. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe però provvedere a istituire anche in Sardegna il servizio di posta elettronica per chi ne fa richiesta. In alcune carceri della Penisola infatti è consentito ai detenuti comunicare con i parenti via email ottenendo immediate risposte. Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie per le comunicazioni, compreso l’impiego di Skype, e il cambio generazionale dei detenuti non possono più essere ignorati anche perché – conclude la presidente di SDR – rispondono meglio alle esigenze di risparmio e di controllo”.
Cagliari, 22 aprile 2015
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