“41BIS E TERRITORIALITA’ PENA” INCONTRO-DIBATTITO ORE 16.30 MARTEDI’ 31 MARZO A CAGLIARI ORGANIZZANO SDR E ANF
La regionalizzazione della pena e la sospensione dei diritti nel regime di massima sicurezza sono due aspetti delle norme penitenziarie che offrono spunti di riflessione e confronto. Il primo, sancito dalla legge sull’ordinamento penitenziario e dal regolamento di esecuzione della pena, ripropone la questione della funzione rieducativa della perdita della libertà e del reinserimento sociale della persona che subisce il carcere. Il secondo “41bis” mette invece l’accento sull’esigenza del massimo rigore nei confronti di detenuti considerati pericolosi, come i terroristi e gli appartenenti a clan e/o a organizzazioni criminali, utilizzando anche l’isolamento e negando loro il principio sancito dall’articolo 27 della Costituzione.
La territorialità della pena però resta in moltissimi casi solo un’affermazione teorica, mentre l’annunciata imminente apertura nelle Case Circondariali di Cagliari-Uta e Sassari-Bancali di un apposito padiglione destinato ai detenuti in regime di 41bis sta suscitando preoccupazioni per le conseguenze derivanti da possibili infiltrazioni mafiose della criminalità organizzata. L’associazione culturale onlus “Socialismo Diritti Riforme” e la sezione cagliaritana dell’Associazione Nazionale Forense per approfondire le problematiche hanno organizzato un incontro-dibattito su “41bis e Territorialità della Pena”.
L’iniziativa è in programma nella Sala Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, al quarto piano dell’ala nuova del Palazzo di Giustizia, in piazza Repubblica, domani martedì 31 marzo ore 16.30. Coordinerà il dibattito l’avv. Francesco Mulas, segretario dirigente della sezione cagliaritana dell’Associazione Nazionale Forense. Ad introdurre il tema dell’incontro sarà Maria Grazia Caligaris, responsabile dell’associazione SDR. Tra gli interventi programmati quelli Rita Dedola, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, Anna Maria Busia, consigliera regionale CD, Pierluigi Farci, direttore della Casa Circondariale di Oristano-Massama, Giampiero Farru, referente regionale dell’associazione “Libera”. L’evento ha ottenuto il riconoscimento dei crediti formativi.
Cagliari, 30 marzo 2015
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