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CASO WALTER PILUDU: INCAPACITA’ ASCOLTO GRAVE PECCA DELLA POLITICA

5 gennaio 2015 Nessun Commento

Non si può più girare intorno alle questioni ricorrendo agli inganni della parola per non suscitare le sensibilità individuali. Il tema del rifiuto dell’accanimento terapeutico coincide con la libera scelta del fine vita e non riguarda solo chi è colpito dalla SLA. Implica la questione della libertà, a cui è facile appellarsi quando si tratta di altre problematiche, della dignità personale e della volontà di ampliare i diritti, consapevoli della loro natura non coercitiva.  Le parole di Walter Piludu hanno il coraggio che manca alla politica e sono condivise da un numero vastissimo di persone.

Molti rappresentanti dei cittadini nelle Istituzioni temono di perdere consensi anche solo discutendo di argomenti che attengono la sfera dei diritti individuali la cui complessità impone sincerità e oggettiva documentazione. Non si tratta di avere o meno il dono della fede, perché non c’è contraddizione, anzi. Forse piuttosto di rimuovere preconcetti. Sembra che i casi Welby, Englaro, Nuvoli siano stati cancellati dalla memoria. Personalmente però ricordo che nel dicembre 2006, otto anni fa, presentai nel Consiglio regionale della Sardegna un ordine del giorno, trasformato poi nel febbraio successivo in una mozione sottoscritta da 34 consiglieri. Nonostante sollecitasse solo un atto del Parlamento per disciplinare l’accanimento terapeutico, il documento non venne mai esaminato. Un segnale inequivocabile della incapacità di assumere un’iniziativa di proposta.

Enzo Bianchi, priore di Bose, nominato da Papa Francesco Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in un articolo su Famiglia Cristiana definisce la pietà “sensibilità di ascolto”. La Politica ha smarrito questa capacità. Ha da tempo disabilitato la sua principale funzione di avanguardia. Significa intravedere e progettare per il futuro. Ciò può avvenire solo ascoltando e cogliendo le istanze dei cittadini trasformandole in norme in grado di offrire maggiori opportunità per tutti.

La toccante lettera di Walter Piludu che attende una risposta deve suscitare un autentico dibattito che fughi le paure e perplessità ponendo al centro la persona. Bisogna togliersi la benda dagli occhi e guardare lontano. Lo faccia il Consiglio regionale. Lo facciano gli amministratori comunali. Le Università, le scuole, le associazioni laiche e religiose. E’ un argomento che riguarda tutti e per il quale può rinascere anche la passione politica.

Maria Grazia Caligaris, presidente associazione “Socialismo Diritti Riforme”

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