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NUOVO CARCERE CAGLIARI: SLITTA ANCORA APERTURA. AREA SANITARIA UTA ANCORA SENZA LINEE TELEFONICHE

4 novembre 2014 Nessun Commento

                “L’assenza di linee telefoniche nell’area sanitaria del Villaggio Penitenziario di Uta, a dodici giorni dal programmato trasferimento dei detenuti della Casa Circondariale di Cagliari, sembra ancora una volta dare credito all’incertezza sulla data del trasloco e alimenta l’ansia di detenuti, familiari e agenti”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso del nuovo intoppo “che si aggiunge ad altri particolari non secondari”.

“Nella mega struttura, che comprende più padiglioni, non sono stati ancora ultimati – sottolinea Caligaris – i lavori non solo dell’ala destinata ai detenuti sottoposti al regime duro del 41bis ma anche di quella sanitaria. Ci sono anche problemi irrisolti nel seminterrato a causa delle infiltrazioni d’acqua che richiedono l’utilizzo di pompe aspiranti. Il trasferimento rischia di avvenire in condizioni di grave disagio e generare forti tensioni”.

“La situazione – aggiunge la presidente di SdR – è molto delicata anche a Buoncammino dove l’incertezza sulla data del trasferimento sta facendo registrare una condizione ansiogena tra i detenuti e i loro familiari nonché un certo disagio dovuto all’alleggerimento dei bagagli. Per favorire il passaggio dei detenuti da un Istituto all’altro, ciascun ristretto potrà portare con sé non più di 8 chilogrammi. I cittadini privati della libertà hanno quindi provveduto a collocare nel Magazzino e/o inviare nelle loro case il peso eccedente rinunciando quindi a molti beni di necessità. Il protrarsi della permanenza nelle celle del vecchio Istituto con l’irrigidimento del clima, specialmente nelle ore notturne, sta aumentando il malessere”.

“Nel frattempo sono tornati nella Casa Circondariale gli Agenti che erano stati temporaneamente assegnati ad altri Istituti proprio in vista del trasferimento. E’ divenuto quindi improcrastinabile riverificare le date sulla conclusione dei lavori a Uta e ridefinire il numero dei detenuti all’interno di Buoncammino. Il trasferimento in una giornata, così com’è stato per Sassari-Bancali, può avvenire solo quando i ristretti sono in numero contenuto, circa 200. Attualmente invece a Cagliari ci sono oltre 360 detenuti, alcune decine dei quali in condizioni di salute precarie. Insomma prima di aumentare i disagi – conclude Caligaris – sarebbe opportuno riflettere e far prevalere il buon senso, mettendo da parte imprese velleitarie”.

Cagliari, 3 novembre 2014

 

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