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CARCERI: SOVRAFOLLAMENTO ANCORA IN 5 ISTITUTI IN SARDEGNA

7 ottobre 2014 Nessun Commento

“Gli ultimi dati non lasciano dubbi. In Sardegna spetta a Lanusei, il record di sovraffollamento. Seguono Iglesias, Tempio-Nuchis, Oristano-Massama e Cagliari-Buoncammino. In Sardegna insomma cinque Istituti, due dei quali inaugurati da poco, registrano numeri eccedenti la capienza regolamentare. La fotografia aggiornata, con 1888 detenuti (35 donne e 493 stranieri)  per 2427 posti, non può lasciare indifferenti e fa riflettere”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento ai dati forniti dal Ministero che documentano la realtà carceraria isolana al 30 settembre scorso.

“Nella Casa Circondariale “San Daniele” di Lanusei – sottolinea – sono ristrette 55 persone a fronte di una capienza regolamentare di 34 posti (+61,7%), a “Sa Stoia” di Iglesias ci sono 85 detenuti per 62 posti (+ 33,8%), e al “Pietro Pittalis” di Tempio-Nuchis 195 cittadini privati della libertà condividono 167 spazi (16,7%). Nella classifica negativa anche la struttura di Oristano-Massama intitolata a “Salvatore Soro” (302 detenuti per 266 posti/+113,5%) e Cagliari “Buoncammino” (361 ristretti per 318 posti/ +13,2%)”.

“Nelle Case di Reclusione/Colonie Penali, dove per contro non c’è sovraffollamento ma dove la produttività è precipitata anche in seguito all’abbattimento di un elevato numero di animali, continuano a prevalere gli stranieri. A Mamone-Lodè sono 112 su 136 reclusi (82,3%), ad Arbus 56 su 78 (72%) e a Isili 38 su 101 (37,6%). La condizione migliore – evidenzia la presidente di SDR –si registra invece ad Alghero dove convivono 75 detenuti avendo a disposizione 158 posti. Positivi anche i dati di Sassari-Bancali (303 presenti per 363 posti), Badu ‘e Carros (161 per 271) e Macomer (36 per 46)”.

“A far riflettere sono soprattutto i riscontri relativi ai nuovi Istituti. Tempio-Nuchis e Oristano-Massama sono stati realizzati con l’intento di alleviare i disagi derivanti dal sovraffollamento. Ora è evidente che molte delle celle a due posti stanno ospitando il terzo letto e la presenza di un’alta percentuale di ergastolani in regime di Alta Sicurezza non favorisce un clima adeguato al recupero e reintegro culturale. Per quanto riguarda Lanusei, destinato ai sex offender, non si può dimenticare che è un ex convento francescano del XVIII secolo, trasformato in carcere nel 1874. Le migliorie apportate quindi non possono averne cancellato l’impianto. In attesa delle decisioni del Ministero in merito alla prospettata chiusura di Macomer e Iglesias sarà opportuno verificare – conclude Caligaris – la fondatezza di un’ipotesi che rischia di aumentare solo il sovraffollamento. Indispensabile però è diventato ripensare l’organizzazione delle Colonie Penali.

 

Cagliari, 3 ottobre 2014

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