CARCERI: DETENUTO INCOMPATIBILE IN CDT BUONCAMMINO
“Canta giorno e notte, allaga quotidianamente la cella, parla a voce alta e si agita in continuazione manifestando chiaramente una totale incompatibilità con la detenzione. Non può essere curato ed è assurdo che continui a restare in carcere. E’ indispensabile che l’Azienda Sanitaria individui una struttura alternativa”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento a M. A., 44 anni, affetto dalla malattia di Wilson con cirrosi epatica e con gravi ripercussioni sul comportamento e le capacità cognitive. L’uomo si trova rinchiuso in una cella del Centro Diagnostico Terapeutico della Casa Circondariale cagliaritana da circa due mesi costantemente monitorato.
“La permanenza di M.A. a Buoncammino – sottolinea – sta creando seri problemi al detenuto, al personale di Polizia Penitenziaria, ai Medici e agli altri cittadini privati della libertà. A causa del grave disturbo infatti l’uomo, che finirà di scontare la pena il prossimo gennaio, non è in grado di badare a se stesso e mette in atto comportamenti imprevedibili e fuori da qualunque logica che stanno rendendo invivibile il reparto destinato ai detenuti ammalati, peraltro sempre sovraffollato”.
“E’ indispensabile – conclude la presidente di SDR – attivare al più presto le iniziative opportune affinché l’uomo possa essere accolto in una comunità, dove peraltro si trovava prima dell’ingresso a Buoncammino, o in una residenza sanitaria assistenziale. Il carcere non è il luogo in cui possa permanere”.
Cagliari, 3 luglio 2014
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