CARCERI: IN ATTO PROFILASSI PER SOSPETTO CASO TBC A BUONCAMMINO
“La situazione – sottolinea Caligaris che ha avuto assicurazioni in tal senso dal Dirigente Sanitario Antorio Piras – è sotto controllo. Ciò non toglie che si avverta una legittima preoccupazione tra gli Agenti di Polizia Penitenziaria. In realtà per ridurre l’incidenza del rischio di infezioni occorre rendere obbligatori per legge almeno quelli per la tubercolina, specialmente sui nuovi accessi nelle strutture detentive. I test di screening infettivologico spesso però vengono rifiutati dai cittadini privati della libertà ciò significa che anche un individuo proveniente dalla libertà o da altro Istituto Penitenziario potrebbe essere portatore di affezioni infettive come quella in atto mettendo a rischio l’intera comunità reclusa”.
La profilassi, avviata in seguito a una persistente tosse manifestata da uno dei detenuti, prevede un preciso iter con tempi relativamente lunghi proprio per limitare l’esposizione del paziente al contatto con altri. Questa fase preliminare viene seguita in prima persona dal Direttore Sanitario con particolare attenzione in attesa delle verifiche che verranno ripetute per circa un mese.
Cagliari, 11-14 giugno 2014
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