Home » In Evidenza, Iniziative, News, Pari Opportunità

CARCERI: A MASSAMA DETENUTI COMUNI CHIEDONO ACCESSO A BIBLIOTECA

4 marzo 2014 Nessun Commento

 

 

                “Chiedono di poter utilizzare la Biblioteca, di frequentare la palestra, di poter svolgere qualche partita di calcio nelle ore pomeridiane, lamentano l’assenza di attività socio-culturali e soprattutto l’impossibilità di lavare adeguatamente i panni in una lavanderia attrezzata. Non solo. Nel carcere di Massama-Oristano mancano figure professionali importanti come lo psicologo e il dentista”. Le richieste sono state sottoscritte in una lettera inviata all’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e alla Direzione della Casa Circondariale da 107 detenuti comuni che protestano pacificamente anche per la mancata adozione della “sorveglianza dinamica” prevista dall’ultimo decreto Cancellieri.

                “La realtà di Massama – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente di SDR – è attualmente una delle più complesse. La presenza di circa 260 detenuti, 160 dei quali in regime di Alta Sicurezza, prevalentemente ergastolani, sta costringendo la Direzione a ridurre gli spazi di convivenza collocando nella stessa cella anche tre detenuti, nonostante  le celle siano state previste al massimo per due persone. Ciò provoca le periodiche rumorose proteste. Difficile inoltre pensare al recupero sociale con tre soli educatori. Articolato su più piani e padiglioni, l’Istituto ha un numero inadeguato di Agenti di Polizia Penitenziaria. Sono infatti poco più di settanta unità per ogni turno con evidenti lacune per garantire un reale equilibrio tra trattamento e sicurezza”.

                “Non è la prima volta che i detenuti comuni scrivono all’associazione per rappresentare le gravi difficoltà nella vita dentro il nuovo carcere oristanese. Dispiace rilevare che, a distanza di un anno e tre mesi dall’inaugurazione, la nuova struttura, costata 40 milioni di euro, non è ancora in grado di rispondere pienamente alle necessità di chi vi lavora e di chi vi sconta la pena. Dapprima è stato necessario smantellare buona parte della pavimentazione in diversi corpi del complesso per provvedere alla mancata impermeabilizzazione, ora  – conclude la presidente di SdR – si moltiplicano le lamentele. E’ forse opportuno che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria d’intesa con la Direzione provveda ad adottare le misure necessarie per completare le dotazioni ed eliminare i disservizi con opportuni stanziamenti”.

 

Cagliari, 28 febbraio 2014

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.