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CARCERI: VOCE ASSOCIAZIONI IN 2^ INCONTRO SU DIRITTI A NUORO

20 febbraio 2014 Nessun Commento

             L’esperienza maturata dalle associazioni culturali, che vivono costantemente a contatto con la realtà detentiva, sarà portata all’attenzione dei partecipanti al secondo incontro, domani venerdì 21 febbraio, del progetto “Carcere: il diritto penitenziario tra dentro e fuori” promosso dalla Scuola Forense del capoluogo barbaricino in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di “Bad’e Carros”. Lo ricorda Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme” che interverrà nell’ambito  del tema “Procedure amministrative e giuridiche” dopo l’introduzione dei coordinatori e relatori Marcello Dell’Anna, ergastolano dottore in legge e l’avv. Monica Murru ideatrice dell’iniziativa. Nella sezione dedicata ai circuiti penitenziari invece correlatore sarà Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione “Antigone”. La prima parte dell’incontro vedrà protagonisti, dopo gli interventi della direttrice della Casa Circondariale Carla Ciavarella e del direttore della Scuola Forense Martino Salis, il Magistrato di Sorveglianza di Sassari Riccardo De Vito e l’avv. Angelo Merlini del foro di Nuoro.
        “La presenza delle asseciazioni impegnate sul tema dei diritti in un seminario di aggiornamento e approfondimento sulle problematiche del sistema penitenziario costituisce – sottolinea Caligaris – un importante riconoscimento per quanti lavorano affinché il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria operi costantemente secondo i criteri indicati dalla Carta costituzionale e dalle leggi sull’ordinamento penitenziario. La presenza di un ergastolano, che si è diplomato e laureato in stato di detenzione, è un motivo in più per offrire l’esperienza diretta maturata con i soci attraverso i colloqui con le persone private della libertà. L’auspicio è che l’iniziativa possa essere replicata in altre sedi e il dott. Dell’Anna – conclude la presidente di SdR – ottenga dal Ministero la possibilità di portare il suo contributo nelle diverse carceri della Sardegna e della Penisola, in attesa di poter avvicinarsi ai familiari e riprendere gli studi com’è nelle sue intenzioni”.
Cagliari, 20 febbraio 2014

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