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NUOVO CARCERE CAGLIARI: OPERE PUBBLICHE NON PAGA PICCOLE IMPRESE

11 dicembre 2013 Nessun Commento

“La crisi di Opere Pubbliche ha messo in gravi difficoltà, non solo gli operai, ma anche alcune  piccole e medie imprese che hanno operato e operano nel cantiere di Uta dove sta sorgendo il “villaggio penitenziario” che sostituirà il carcere di Buoncammino. Il mancato pagamento delle fatture  per i servizi e le forniture di materiali accresce il malessere sociale non solo del territorio e rinvia nel tempo la conclusione dei lavori del mega complesso”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, dopo aver appreso che “un’altra piccola azienda dell’area industriale di Cagliari ha visto insoluti per decine di migliaia di euro i debiti contratti dalla società a cui sono stati assegnati senza bando pubblico i lavori per la costruzione del nuovo carcere di Cagliari-Uta”.

             “Si tratta di una situazione insostenibile per chi, avendo dato fiducia, si trova – sottolinea Caligaris – a dover subire una drammatica condizione economico-finanziaria. La questione è ancora più grave perché sembra presentare una totale indifferenza verso il rispetto delle regole. Si aggiunge inoltre ai  licenziamenti dei dipendenti in atto con la creazione di un pericoloso deserto lavorativo e imprenditoriale. In molti casi non è stato dato seguito neppure ai decreti ingiuntivi sollecitati dagli imprenditori danneggiati che si sentono quindi abbandonati dallo Stato e deprivati di qualunque tutela”.

“E’ necessario – conclude la Presidente di SDR – un immediato intervento dei ministeri delle Infrastrutture e della Giustizia che con un ulteriore provvedimento straordinario garantisca il completamento dell’opera e gli interessi degli operai e delle aziende impegnate nei lavori. Per l’accertamento delle responsabilità sui diversi anni di ritardo e sulle irregolarità è invece opportuna un indagine parlamentare per fugare più di un dubbio che l’emergenza carceri non sia servita ad eliminare il sovraffollamento.     

 Cagliari, 10 dicembre 2013

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