CRISI SARDEGNA1 TV: VOLONTARI SDR PER SALVAGUARDIA PLURALISMO IN PIAZZA CON DIPENDENTI
Il pluralismo dell’informazione è un bene imprescindibile per una democrazia partecipata. La crisi dell’emittente televisiva Sardegna1, fondata nel 1987, può essere risolta solo con l’intervento delle Istituzioni. La questione infatti non riguarda solo i giornalisti, gli operatori e i tecnici dell’azienda ma l’intera società isolana. Non si può accettare la perdita di una voce importante per l’informazione locale, regionale e nazionale, né si può rinunciare a un patrimonio di esperienza costruito in 25 anni di sacrifici.
Salvare l’emittente è un dovere, significa restituire dignità ai lavoratori, salvaguardare un bene materiale e immateriale nonché garantire ai sardi un’importante punto di vista. Per queste ragioni l’associazione “Socialismo Diritti Riforme” intende contribuire al superamento di questo momento di difficoltà ed esprime solidarietà e sostegno ai dipendenti dell’emittente Sardegna 1 che da 4 mesi sono senza stipendio.
“L’associazione – sottolinea la presidente Maria Grazia Caligaris – ritiene fondamentale il riconoscimento dei diritti dei lavoratori per questo collabora per mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla questione dell’informazione e per valorizzare le professionalità acquisite. E’ radicata la convinzione che la crisi sociale, politica ed economica dell’isola abbia bisogno di voci autorevoli e di un’informazione sempre più ricca. Sardegna1 ha dimostrato in questi anni di essere un osservatorio oggettivo delle istanze dei cittadini, delle fasce più deboli, delle imprese, degli artigiani, delle comunità e delle amministrazioni locali. Tutti ora con la loro partecipazione devono manifestare concretamente la condivisione di una vertenza affinché venga trovata al più presto una soluzione”.
Cagliari, 3 dicembre 2013
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