“La rinuncia di Francesca Barracciu per salvaguardare l’unità del PD è un segnale di disfatta per la classe politica del principale partito del centrosinistra. Assesta il colpo finale alla cultura del garantismo sancito dalla Costituzione e alle primarie di coalizione. Fa nascere inoltre il sospetto che le donne, quando si esprimono in maniera autonoma, non sono gradite. E’ stato sufficiente un avviso di garanzia per far crollare i valori democratici”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento alla rinuncia alla candidatura di Presidente della Regione per il centrosinistra dell’eurodeputata Francesca Barracciu.

“Chiunque sarà indicato a guidare la coalizione di centrosinistra per le imminenti elezioni regionali della Sardegna – sottolinea Caligaris – risulterà agli occhi degli iscritti al Partito Democratico, a quelli degli alleati e ai cittadini meno forte e autorevole. Sarà inoltre chiaro a tutti che la convocazione di un politico nel Palazzo di Giustizia da parte di un magistrato incaricato di un’indagine, corrisponde a un avviso di sicura colpevolezza”.

“Le elezioni in Sardegna con un candidato scelto dai cittadini poteva essere l’occasione per ridare dignità alla politica. Si è invece preferito bruciare il garantismo sull’altare della demagogia accontentando forse qualcuno ma creando ancora più confusione – conclude la presidente di SdR – tra quanti hanno stima delle Istituzioni e non vogliono vederle ancora umiliate. La loro salvaguardia è infatti indispensabile per garantire gli equilibri sociali”.

Cagliari, 31 dicembre 2013