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CARCERI: VERTICE IN PREFETTURA PER PIANO TRASFERIMENTO A UTA

30 ottobre 2013 Nessun Commento

            “La prospettiva di inaugurare il “Villaggio Penitenziario” di Uta, che nei prossimi mesi sostituirà la struttura ottocentesca di viale Buoncammino, ha determinato l’esigenza di un primo vertice in Prefettura a Cagliari per esaminare le diverse problematiche inerenti la sicurezza in vista del trasferimento dei cittadini privati della libertà. Si è trattato del primo passo concreto per organizzare un momento particolarmente delicato per la città e il suo immediato hinterland”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che “in assenza di una conferenza dei servizi con il coinvolgimento delle amministrazioni locali appare molto opportuna l’iniziativa del Prefetto e la sua attenzione verso un evento significativo nella vita non solo dei cagliaritani”.

            “Voler conoscere in prima persona le modalità impiegate per il trasferimento dei detenuti – evidenzia Caligaris – significa riconoscere il peso che il “Villaggio Penitenziario”, con i numerosi padiglioni, avrà sul territorio. L’auspicio è che nel corso dell’incontro siano state affrontate anche le questioni inerenti la viabilità, dal momento che l’accesso avviene attraverso una diramazione all’interno dell’area industriale, le indicazioni stradali, ancora totalmente assenti, i collegamenti con i mezzi pubblici da garantire e l’accoglienza dei familiari dei detenuti”.

            “Le preoccupazioni maggiori – conclude la presidente di SdR – riguardano proprio le criticità che hanno caratterizzato finora l’apertura di Massama-Oristano e Bancali-Sassari. In entrambi i casi infatti i collegamenti e l’organizzazione dei colloqui con i familiari con l’arrivo attraverso mezzi pubblici sono stati problematici e sono stati in parte risolti solo a distanza di mesi dall’avvio della struttura. E’ impensabile che un “Villaggio Penitenziario”, costato decine di milioni di euro, dopo le negative esperienze recenti, possa essere inaugurato prima che i collaudi garantiscano la piena agibilità interna e gli opportuni servizi esterni. Sarebbe infatti una beffa operare in un cantiere ancora aperto”.

Cagliari, 23 ottobre 2013

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