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CARCERI SARDEGNA: A RISCHIO FONDI PER CASA MADRI DETENUTE

3 ottobre 2013 Nessun Commento

“Non sembra destinato a trovare una positiva soluzione in Sardegna il problema dei bimbi in tenera età al seguito di madri detenute. La Provincia di Cagliari, in particolare, rischia di vedere tramontare ancora una volta anche il progetto “Bambini senza sbarre” su cui si era impegnata a lungo, anche come presidente, l’assessore per i Servizi Sociali Angela Quaquero. Uno smacco per quanti hanno lavorato per ridurre se non impedire ai bambini in tenerissima età di vivere il trauma della carcerazione”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento  al progetto ” Il cammino delle madri detenute: bambini senza sbarre” finanziato dalla Regione con 191.000,00 nell’ambito del programma ” Ad Altiora”.

” E’ assurdo – sottolinea Caligaris – che in Sardegna i bambini in tenera età debbano entrare in carcere insieme alle loro mamme mentre in altre regioni italiane possano fruire correttamente di strutture alternative. Si evidenzia una manifesta incapacità di voler considerare quanto l’ingresso dentro una struttura penitenziaria abbia negative ripercussioni sulla psiche di un bambino e si nega il principio costituzionale dell’uguaglianza dei cittadini. E’ nota l’ottusità ragionieristica del Ministero della Giustizia che ha negato, per motivi economici, la realizzazione di un Istituto a custodia  attenuata anche se la motivazione ufficiale è stata  che le donne arrestate con bimbi al seguito erano poche,  legittimando quindi l’incarcerazione dei minori innocenti. Le successive insistenze da parte delle Istituzioni locali avevano indotto a percorrere un’altra strada benché il risultato sia in parte differente in quanto la casa famiglia proposta è per l’accoglienza in regime di detenzione domiciliare dopo un periodo più o meno lungo di carcerazione e nel rispetto della decisione del Giudice o del Magistrato di Sorveglianza”.
“Ora però – conclude la presidente di SdR – anche questo ripiego sembra destinato a non vedere la luce rendendo vana ogni prospettiva di ridurre la presenza dei bimbi in carcere”.

Cagliari, 1 ottobre 2013

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