Home » Diritti Civili, In Evidenza, Iniziative, News

PAPA FRANCESCO: LETTERA MAURIZIO CIOTOLA AL SANTO PADRE

12 settembre 2013 Nessun Commento

Preg.mo Papa Francesco, scrivo questa mia nel rispetto che nutro nei suoi confronti e verso la religione di cui Lei è il sommo rappresentante, pur non essendo io un credente.  Attendo la sua visita a Cagliari, città in cui sono nato e vivo, ove non più e non meno di  tante  altre città, si è testimoni della sofferenza di una parte della sua popolazione. In essa però sono presenti delle aree, nelle quali la politica e i governi hanno costruito dei veri e propri ghetti, in cui povertà e conseguentemente,  delinquenza, imperano incontrastati, nell’oblio dei cittadini e delle amministrazioni, che negli anni si sono succedute, non diversamente dall’attuale.

Papa Paolo VI entrò al borgo S. Elia, durante la sua venuta a Cagliari del 1970 e fu accolto da un pessimo benvenuto, marcato da una sassaiola di cui si trovò bersaglio; la sua audacia non fu compresa o fraintesa da quegli stessi cittadini, i quali protestarono contro il “sistema”, ritenuto erroneamente un tutt’uno con le istituzioni ecclesiali. Da allora e prima di quell’evento,  non si ricordano politici, di levatura nazionale, regionale, o locale che hanno varcato la soglia di ingresso al Borgo aprendo un dialogo sincero con i suoi abitanti, ma solo vacui discorsi in merito alla sua esistenza, affrontati solo in tv o sui giornali.  

Il mio invito è volto a rivolgersi direttamente alle persone ,che abitano il quartiere di S.Elia, vero e proprio borgo- ghetto, entrandovi, visitandolo e parlando loro affinché venga sollevato il problema umano, cristiano. Ponendo in rilievo, di fronte all’amministrazione di questa città, non meno di quella regionale e statale, il degrado esistente per trovare una soluzione umana al problema, voluto da quelle medesime gestioni inumane e clientelari cui si sono trovati costretti gli abitanti del borgo S. Elia.

Chiedo una sua forte attenzione, affinché quelle stesse persone, che la condurranno per le vie falsamente addobbate con  tappeti rossi e fiori, comprendano l’ipocrisia con la quale agiscono, tradendo la popolazione e il Dio in cui dicono di credere, rigettando l’onesto impegno verso i loro simili dai quali sono stati chiamati a governare la collettività.

Con grande rispetto e ammirazione, ritengo la sua ascesa al pontificato di Roma un segno dei tempi, una svolta radicale che, come un bodhisattva della terra, riconoscendo la propria missione, la porterà al termine per il bene dell’umanità.

suo maurizio ciotola

Scrivi il tuo commento all'articolo

Per la pubblicazione i commenti dovranno essere approvati dalla redazione del sito.

E' possibile effettuare embed di qualsiasi oggetto multimediale o video (es. youtube-flickr) e utilizzare i seguenti tag:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Questo è un sito abilitato ai Gravatar. Per avere il tuo avatar universale registrati su Gravatar.

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.