CARCERI: A BUONCAMMINO ANCHE DUE NEO MAMME IN GRAVIDANZA A RISCHIO
“Sono quattro le donne in avanzato stato di gravidanza rinchiuse nella sezione femminile del carcere cagliaritano di Buoncammino. Due di loro, al sesto mese di gravidanza, ristrette da 23 giorni, sono a rischio aborto”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’Associazione “Socialismo Diritti Riforme”, evidenziando la giovane età delle detenute e la situazione di precarietà. L. R., 30 anni, è madre di 4 figli il più grande dei quali ha 7 anni. S.D., 22 anni, ha 2 figli la più piccola di appena un anno di vita nata prematura al settimo mese. Il ginecologo che l’ha visitata ha registrato contrazioni uterine e diagnosticato la gravidanza a rischio. Insieme a loro, in un’altra cella, ci sono altre due donne incinte al quarto mese. Tutte e quattro sono di etnia Rom e sono in carcere per furto. S.D. ha patteggiato 1 anno e 9 mesi.
“La situazione di Buoncammino – sottolinea Caligaris – non è idonea ad accogliere donne in stato interessante che dovrebbero stare in un Istituto a custodia attenuata o meglio ancora ai domiciliari. Del resto la normativa italiana vigente non consente la permanenza in un Istituto di Pena di donne in stato di gravidanza. La gestazione ha necessità di particolare attenzione soprattutto per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie, la dieta alimentare e gli spazi per il movimento e l’aria. Nella sezione invece l’unico spazio a disposizione è un cortile di cemento su cui batte il sole per la maggior parte della giornata”
Cagliari, 1 agosto 2013
Scrivi il tuo commento all'articolo