“Il Consiglio regionale della Sardegna, all’unanimità, ha deciso di cancellare problematiche scomode. E’ stata infatti azzerata la commissione Diritti Civili, Immigrazione ed Emigrazione. Una scelta che sembra dettata da insipienza, scarsa cultura democratica e civile”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento alla riduzione nel Regolamento interno da 8 a 6 delle Commissioni.

            “Un atto grave – sottolinea l’ex consigliera regionale socialista – perché nel frattempo sono state anche congelate le leggi sul Difensore Civico, sul Garante dei Diritti dei Detenuti e su quello dell’Infanzia. Sorprende che un’istituzione rappresentativa possa ritenere di non prestare un’attenzione specifica a questioni, come quella detentiva, che sono addirittura oggetto della Corte Europea di Giustizia”.

            “Il Regolamento – ricorda la presidente di SdR – è determinante per la gestione della democrazia interna dell’Assemblea. In un periodo in cui l’efficienza degli organi decisionali privilegia il fattore tempo alla qualità, va bene ridurre i minuti a disposizione dei consiglieri per snellire il dibattito, ma è assurdo cancellare le competenze di una Commissione che ha avuto negli ultimi anni un ruolo importante negli atti di programmazione anche con riferimento al settore dell’Informazione oltre che a quelli dell’Emigrazione e Immigrazione”.

            “La riduzione delle Commissioni – conclude Caligaris – sembra orientata piuttosto al rafforzamento dell’Esecutivo a discapito dell’arricchimento che possono fornire le riflessioni, le considerazioni e le valutazioni in un contesto meno pletorico dell’Aula. Per questo infine desta perplessità infine l’unanimità del voto”.

Cagliari, 23 luglio 2013