“La cancellazione del listino regionale nella legge elettorale è un segnale positivo per la democrazia, ma restano ancora due nodi da sciogliere: quello dello sbarramento e quello della doppia preferenza di genere”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, rilevando che “uscire dalle logiche della politica fiduciaria imposta dal feudatario di turno e restituire autonomia e identità alla rappresentanza è un aspetto irrinunciabile di una democrazia matura”.

            “Il Consiglio regionale della Sardegna deve però – sottolinea Caligaris – dimostrare di essere più lungimirante investendo sul rapporto diretto con i cittadini e in modo particolare con l’elettorato femminile. Per recuperare la sfiducia nella politica sempre crescente e l’assenteismo divenuto ormai quasi un cancro, occorre invertire la logica del bipolarismo. Non è più utile costruire blocchi contrapposti che generano conflitti irriducibili interni alle coalizioni. Chi vota vuole poter partecipare attivamente, poter scegliere ed entrare in diretto contatto con gli eletti”.

            “La comunità sarda chiede insomma che la legge elettorale sia orientata – conclude la presidente di SdR – verso una reale democrazia paritaria e rappresentativa delle esigenze dei cittadini”.

 Cagliari, 12 giugno 2013