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CARCERI: CROLLO LASTRA MARMO A BUONCAMMINO, INTERVENGANO VIGILI DEL FUOCO

19 maggio 2013 Nessun Commento

“Una ricognizione dei tecnici del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria non è sufficiente a tranquillizzare i familiari dei cittadini privati della libertà, i detenuti, gli Agenti e quanti operano nel carcere cagliaritano di Buoncammino. Occorre un intervento dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza della struttura”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, sottolineando che “la caduta della lastra di circa 80 chili di peso, che ha reso necessario evacuare tre celle del settore destro, non è un caso isolato ma soltanto il più grave. Il boato è stato talmente forte che molti hanno temuto fosse esplosa una bombola di gas”.

“L’Istituto di Buoncammino – sottolinea Caligaris – risente di una scarsa manutenzione dovuta anche al fatto che la nuova struttura di Uta registra un ritardo di diversi anni. Il Dipartimento dell’Amministrazione ha quindi ritenuto di non dover fare investimenti sul carcere cagliaritano in attesa del trasferimento. In realtà la situazione strutturale si è notevolmente compromessa e la MOF (Manutenzione Ordinaria Fabbricati) opera solo piccoli interventi. Basta entrare nelle celle per rendersi conto delle condizioni delle pareti, degli infissi e dei servizi”.

“La situazione però appare ancora più grave se si osservano i cornicioni interni ed esterni, le torrette dove stazionano gli Agenti per garantire la sicurezza e le aree adibite ai passeggi. Non si può inoltre trascurare – osserva la presidente di SdR – che nel carcere c’è un via vai di adulti e bambini che effettuano le visite ai parenti ristretti attraversando zone poco sicure e utilizzando scalinate dov’è facile inciampare o quanto meno prendere una storta. Buoncammino ha barriere architettoniche insormontabili non solo per un disabile ma anche per una persona anziana”.

“Considerato il crollo – conclude Caligaris – sarebbe auspicabile quindi un intervento dei Vigili del Fuoco per una ricognizione più precisa. La buona volontà e l’impegno dei tecnici del Prap è apprezzabile ma forse non basta dopo un evento così preoccupante”.

Cagliari, 17 maggio 2013

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