Non è piaciuta la scelta del Presidente Giorgio Napolitano di affidare a un gruppo di 10 saggi, escludendo ogni rappresentanza del genere femminile, l’individuazione di temi e questioni da proporre all’attenzione del Parlamento con l’intento di superare l’impasse politica.

            “Non sembra possibile che il Presidente della Repubblica – afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” – non abbia stima delle capacità e professionalità femminili. La sua scelta, tuttavia, appare discriminatoria e avvalora la tesi di coloro che hanno scarsa propensione a riconoscere il contributo che le donne possono offrire nell’assunzione di responsabilità. Peccato che, dopo le parole incoraggianti più volte espresse dal Capo dello Stato nei riguardi della realtà femminile, il Presidente Napolitano e i suoi collaboratori siano scivolati su una buccia di banana dimostrando, in pratica, di non avere fiducia nelle qualità delle donne italiane”.

            “C’è da chiedersi perché ciò possa essersi verificato e se dietro questa scelta, che ha deluso profondamente le donne, non si nasconda la volontà da parte della massima Istituzione di negare la cittadinanza istituzionale al genere femminile con la scusa che non sono loro a creare problemi ma la litigiosità degli uomini. L’amarezza è grande per un errore, sicuramente non voluto, che non sarà facilmente rimediabile”.

 Cagliari, 1 aprile 2013