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UNA NUOVA RESISTENZA CONTRO ATTACCHI A LIBERTA’ DEMOCRATICHE di Maurizio Ciotola

13 marzo 2013 Nessun Commento

In democrazia le elezioni periodiche e regolari, contestualmente alla presenza di partiti, costituiscono uno dei suoi cardini principali.Dovremmo però chiederci se, questi futuri Parlamentari e il nuovo Premier,  disporranno di una bacchetta magica, vista l’inconsistenza dei loro programmi. Dobbiamo chiedercelo, indagando le nostre volontà, per capire se in realtà abbiamo un progetto per il nostro futuro.

In assenza di questa volontà, l’ingresso dei nuovi rappresentanti in Parlamento e l’incarico al presidente del Consiglio, non costituirà un atto risolutivo per la maggioranza dei cittadini, non incardinati nei poteri forti.Sarà l’ennesimo passaggio, con scippo, attraverso il quale potrà essere legittimata una ulteriore azione di demolizione delle garanzie democratiche.

In quanto a partecipazione sociale, il nostro Paese ha vissuto passaggi politici e sociali determinati, prevalentemente, da un’èlite di uomini.  Vi è però anche una storia più recente, scritta prima e dopo l’ultima guerra mondiale, in cui durante l’avvento del fascismo, abbiamo assistito ad una forte e larga partecipazione sociale, coinvolgente, pericolosa, precipitata in una avventura violenta e inaccettabile.

In quella prima fase di fiducia verso uno o pochi, l’intera società, il popolo italiano è stato “venduto” nelle prestazioni e nell’utilizzo, ai soliti poteri forti, a quell’industria e a quella finanza, che non capitolarono con la caduta del fascismo,  rigenerandosi indifferenti subito dopo.

La riconquista del libero arbitrio, cui il potere politico e quello ecclesiastico minano di continuo, fino ad annullarlo, ci ha invece consentito di ribaltare una situazione di degrado umano, in cui eravamo caduti coscientemente, con un aggravio di inerzia e passività. La coscienza popolare, la sua consapevolezza, ci ha portato alla “resistenza”, grazie alla quale siamo riusciti a ridefinire un progetto per il futuro, una Repubblica democratica, Parlamentare, fondata su principi di solidarietà ed eguaglianza. Quella resistenza, fu necessaria ieri per continuare ad esistere e dare vita ad un futuro, perduto a causa delle inadempienze dei singoli, dei sottomessi alla violenza e in troppi casi,  per la pigrizia insita negli uomini, disposti a subire i soprusi.

Oggi  si ripresenta come necessaria, una “resistenza”, in chiave differente. resistere adesso, in questa fase epocale, non può consistere nel fare semplicemente la guardia a ciò che “è”.  Resistere adesso è importante per far fronte alla violenza, con cui si vuole azzerare il libero arbitrio e la volontà, grazie a cui possiamo disegnare un futuro, diverso da quello, che ci vogliono imporre definendolo ineluttabile.

E’ necessario riappropriarci della politica, che da tempo ci è stata scippata, al fine di definire un cammino condivisibile per la società, in quanto comunità, non  “massa critica”.  Non possiamo accettare la riduzione dello Stato a solo ente regolatore, che impone balzelli, divenuti unici strumenti di approvvigionamento del bilancio, non più a disposizione della comunità sociale.  Abbiamo dismesso utili strumenti di cassa, lasciando immutato il fabbisogno di spesa, anzi ampliandolo in quelle voci prive di finalità sociale, prerogativa essenziale di uno Stato democratico.

Nessuno dei candidati propone un modello diverso dall’attuale, lasciando così immutato il percorso che, inevitabilmente, ci condurrà verso il precipizio.

Ridiamo vita al libero arbitrio rifiutando questa oppressione, che non coincide con la libertà democratica iscritta nella Costituzione, concepita dai padri Costituenti e per il cui raggiungimento, tanti hanno dato la vita.

Maurizio Ciotola

Cagliari, 12 febbraio 2013

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