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NUOVO CARCERE CAGLIARI-UTA: DEPUTATI CHIEDANO COMMISSIONE PARLAMENTARE INCHIESTA

4 ottobre 2012 Nessun Commento

            “Lavori assegnati poco meno di 7 anni fa senza bando pubblico e secretati. Quasi 60 milioni di euro spesi. Diritti dei lavoratori costantemente violati. Fine dei lavori misteriosa. I Deputati sardi devono sollecitare una Commissione Parlamentare d’inchiesta. L’impresa Opere Pubbliche non può godere di altre immunità sta producendo pericolose incertezze”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, con riferimento alla nuova clamorosa presa di posizione degli operai del cantiere nel territorio dove sta sorgendo il nuovo carcere di Cagliari.

“Per quale ragione – chiede Caligaris – l’impresa “Opere Pubbliche” non è riuscita finora a rispettare gli impegni, non paga regolarmente i lavoratori e non indica nel cartello del cantiere la data di ultimazione della struttura? Perché si continuano ad assegnare importanti finanziamenti senza che si facciano verifiche sulla capacità reale di portare a compimento i lavori? Sono domande a cui è opportuno rispondere e può farlo una Commissione Parlamentare con funzioni ispettive e di controllo”. 

 “Anche l’attenzione manifestata dalla Ministra della Giustizia Paola Severino – sottolinea la presidente di SDR – è naufragata dinnanzi alla manifesta non volontà dell’impresa di operare secondo criteri condivisibili. Si è generata un’indifferenza del Governo a cui è necessario contrapporre un’azione forte del Parlamento altrimenti davvero si corre il rischio di un’incompiuta costata troppo ai cittadini. Un’impresa scarsamente rispettosa dei diritti non merita di occupare un così importante ruolo nel Paese. Fare chiarezza è dunque un imperativo proprio in nome di quella sicurezza che gli allora Ministri delle Infrastrutture Pietro Lunardi e della Giustizia Roberto Castelli intendevano garantire”. 

“Mentre Opere Pubbliche gioca a nascondino – conclude Caligaris – i cittadini privati della libertà, che sono reclusi negli Istituti sardi, vivono condizioni igieniche e logistiche  inaccettabili e con loro innanzitutto gli Agenti di Polizia Penitenziaria e i diversi operatori delle carceri ma anche i familiari. L’inchiesta potrebbe chiarire anche altri aspetti di un progetto per edificare 4 Istituti di Pena in Sardegna sostenuto con 160 milioni di euro”.

Cagliari, 4 ottobre 2012

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