CARCERI: DETENUTO BAD’E CARROS A SDR “DORMO SU RETE DI FERRO”
“La informo che fino ad oggi sto dormendo senza materasso, cuscino, coperta e lenzuola”. Lo ha scritto Biagio Campailla, detenuto nel carcere di Bad’e Carros, alla presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” Maria Grazia Caligaris. L’uomo, ergastolano, in regime di Alta Sicurezza, protesta pervicacemente in quanto ritiene di avere diritto a una cella singola essendo peraltro affetto da diverse patologie e da una grave allergia agli acari accertata dai Medici dell’ASL di Nuoro.
“Nessuno prende provvedimenti – ha scritto nella missiva – per farmi ottenere la cella singola pertanto ho informato la Procura di Nuoro. Sono persino arrivato a formulare una finta minaccia al Dirigente Sanitario in modo da essere denunciato per poter chiarire la condizione in cui mi trovo ma ancora non ho avuto risposta”. L’uomo, che precedentemente aveva ottenuto la cella singola, sostiene di essere stato costretto a ospitare, sebbene in momenti diversi, altri due detenuti, uno dei quali è ancora con lui.
“Il problema del sovraffollamento – afferma la presidente di SDR – sta creando serie difficoltà con i cittadini privati della libertà affetti da pesanti patologie. Il caso Campailla è emblematico delle tensioni che nascono quando determinate condizioni, seppure previste dall’ordinamento penitenziario o da disposizioni mediche, non possono essere soddisfatte. E’ evidente infatti che il detenuto interpreta negativamente, considerandolo un atteggiamento volutamente lesivo nei suoi confronti, qualunque atto seppure necessitato da impedimenti contingenti. Del resto l’ammodernamento delle celle di Bad’e Carros e la realizzazione del nuovo reparto, hanno migliorato le condizioni strutturali ma hanno ridotto gli spazi disponibili per i detenuti”.
“Piuttosto che continuare a stipare le celle, determinando situazioni ingestibili per i Direttori degli Istituti di Pena e per gli Agenti, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe – sottolinea Caligaris – effettuare un monitoraggio in modo da assegnare i detenuti con gravi patologie in apposite strutture sanitarie. Nel caso specifico Campailla è in attesa di effettuare una Risonanza Magnetica cervicale e lombare e uno studio neurofisiologico per valutare i necessari interventi relativamente a problemi della colonna vertebrale. L’uomo infine chiede di scontare la pena detentiva in Belgio dove vivono l’anziana madre e la figlioletta in modo da poter effettuare regolari colloqui”.
Cagliari, 27 agosto 2012
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