SVUOTA CARCERI: IN SARDEGNA SOLO 258 DETENUTI AI DOMICILIARI IN 16 MESI
“Da quando è diventata legge, la ‘svuota carceri’ ha consentito in Sardegna di far accedere ai domiciliari soltanto 258 cittadini privati della libertà, 67 dei quali stranieri. Un numero irrisorio se si pensa che per ottenere questo risultato sono stati necessari 1 anno e 4 mesi di tempo e un ingente lavoro di assistenti sociali, magistrati e forze dell’ordine”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, riferendosi ai dati diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
A godere maggiormente del dispositivo di legge sono stati 73 detenuti (6 stranieri) della Casa Circondariale Buoncammino di Cagliari. I numeri più insignificanti sono stati registrati a Tempio Pausania (4 di cui 1 straniero), Iglesias (5 – 2 stranieri), Lanusei (6 italiani) e Macomer (9 – 6).
“Un risultato – sottolinea la presidente di SdR – che ha confermato le previsioni di quanti sollecitavano interventi più incisivi e meno farraginosi. La svuota-carceri, pensata e proposta dall’ex Guardasigilli Angelino Alfano, ha comportato e continua a determinare un dispendio di energie e denaro e a suscitare illusioni e delusioni. Nella fase istruttoria è infatti necessario impiegare diverse figure professionali per verificare la possibilità di accedere alla misura alternativa al carcere con indagini sulla disponibilità di alloggi idonei all’accoglienza dei reclusi, familiari in grado di garantire loro il necessario per la sopravvivenza oltre che in molti casi indispensabili cure. Il lavoro di indagine svolto dalle Forze dell’Ordine, soprattutto Carabinieri e/o assistenti sociali dell’Uepe, ha comportato un aggravio per gli Uffici dei Magistrati di Sorveglianza, peraltro ridotti all’osso. Una volta concessi i domiciliari inoltre non cessa l’impegno delle Forze dell’Ordine che hanno il compito di verificare l’adempimento delle prescrizioni da parte dei detenuti con visite domiciliari anche in ore notturne. Un disagio, quest’ultimo, che grava pesantemente sulle famiglie inducendo alcuni a rifiutare l’accoglimento di un amico, parente o familiare proprio per i fastidi che comporta”.
“La svuota-carceri quindi non ha affatto alleggerito il numero di detenuti che – sottolinea Caligaris – da un confronto dei dati risultano paradossalmente sempre in aumento, con condizioni soprattutto invivibili per il sovraffollamento nel carcere di Cagliari dove il numero dei ristretti resta compreso quotidianamente in media tra i 530 e i 540 contro un numero tollerabile pari a 380. Ciò in particolare vale per gli extracomunitari che non disponendo di familiari in grado di ospitarli e accudirli sono costretti a scontare nelle strutture detentive interamente la pena peraltro il più delle volte non alta”.
Per quanto riguarda gli altri Istituti e le colonie penali hanno fruito dei benefici 47 detenuti di Sassari-San Sebastiano (10 stranieri); 34 di Mamone-Lodè (16 stranieri); 22 di Nuoro–Bad’e Carros (4 stranieri); 18 Arbus-Is Arenas (6); 15 Oristano (3); 13 Alghero (7) e 12 Isili (6).
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