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CARCERI: CARTA DIRITTI PER DETENUTI BUONCAMMINO UTILE MEZZO CONTRO ABUSI.

2 aprile 2012 Nessun Commento

  “La Carta dei diritti e doveri del detenuto e dell’internato può costituire un utile strumento contro gli abusi che regolamenti d’Istituto spesso restrittivi generano provocando disorientamento tra le persone private della libertà. Limita inoltre la discrezionalità, talvolta eccessiva, dei Direttori e dei Comandanti”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” che ha sentito l’opinione di alcuni detenuti del carcere cagliaritano di Buoncammino sul decreto presidenziale che introduce nell’ordinamento penitenziario la “Carta”.

“Il Ministro della Giustizia che conosce bene il sistema – sottolinea Caligaris – sa bene che è opportuno garantire un quadro di riferimento oggettivo rispetto a diritti e doveri. Molto spesso un cittadino privato della libertà vede modificate le proprie prerogative a seconda dell’Istituto di Pena in cui è ristretto. Ciò vale per il vestiario e i pacchi che possono essere inviati dai familiari, ma soprattutto per quanto attiene l’igiene personale, l’alimentazione, i provvedimenti disciplinari e le misure alternative alla detenzione. La Carta, tradotta in diverse lingue, agevolerà anche i familiari a cui sarà resa nota”.

“I detenuti di Cagliari – evidenzia la presidente di SdR – hanno sottolineato la necessità di uniformare il più possibile le norme di convivenza interna alle carceri soprattutto quando, com’è accaduto in diverse occasioni i detenuti sono soggetti a continui cambiamenti. Nella struttura penitenziaria cagliaritana si trova un detenuto che ha cambiato 96 strutture prima di approdare nel capoluogo sardo”.

“Interessante anche la prevista acquisizione del consenso, sin dal primo colloquio col direttore del carcere, sulla modalità di controllo elettronico a distanza. Il Ministro insomma sembra intenzionato a prendere in seria considerazione il braccialetto elettronico per i detenuti che possono beneficiare della detenzione domiciliare. Se quest’ultimo provvedimento fosse attuato, si concretizzerebbe – conclude la presidente di SdR – un significativo passo in avanti per ridurre la permanenza all’interno delle strutture penitenziarie”.

 Cagliari, 26 marzo 2012

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