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CARCERI: A CAGLIARI 204 DETENUTI OLTRE CAPIENZA REGOLAMENTARE. IN GRAVE SOFFERENZA ANCHE IGLESIAS CON 112 PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA’ CONTRO 62 POSTI. A MACOMER 83 ANZICHE’ 43. GRAVISSIMI DISAGI IN SETTE ISTITUTI SU DODICI.

23 febbraio 2012 Nessun Commento

Sono in costante aumento i detenuti nella Casa Circondariale di
Cagliari. Erano 532 il 31 dicembre scorso 187 in più rispetto ai posti
letto, sono diventati dopo un mese 549 con 204 persone private della
libertà oltre la capienza regolamentare di 345 presenze. Il carcere di
Buoncammino però non è solo in questa negativa classifica. Gli tiene
testa quello di Iglesias con 50 detenuti oltre il regolamento. Sono
infatti 112 anziché 62. I dati, al 31 gennaio 2012, sono stati diffusi
dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
“Nella realtà detentiva della Sardegna – afferma Maria Grazia
Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” –
il sovraffollamento si concentra in 7 strutture su 12 con una
sofferenza che spesso sfocia in atti di autolesionismo gravi. Se il
maggiore divario si conferma nella Casa Circondariale di Cagliari,
forte preoccupazione suscita la condizione di Iglesias dove per la
maggior parte sono detenuti sex offender. Persone quindi che hanno
necessità di particolari attenzioni per il recupero e il reintegro
sociale. Un altro Istituto quello di Macomer (Nuoro) registra una
pesante condizione con 83 detenuti presenti, in maggioranza
extracomunitari, a fronte di 43 posti regolamentari”.
“Situazioni di disagio contenuto sono presenti anche ad Oristano
(+22), Alghero (+12) e Sassari (+9) e Lanusei (+4) ma non si può
dimenticare – sottolinea la presidente di SDR – che la maggior parte
delle strutture detentive della Sardegna sono ottocentesca; quella di
Lanusei addirittura ricavata da preesistente convento inadeguato a
garantire la dignità di detenuti e Agenti di Polizia Penitenziaria. I
numeri purtroppo fotografano una drammatica situazione che non può
essere più protratta senza incorrere in ulteriori pesanti illegalità da
parte dello Stato”.
“E’ evidente che la nuova legge svuota carceri potrà ridurre la
pressione detentiva – conclude Caligaris – ma resta il problema di
quanto tempo sarà necessario per renderla operativa. Ecco perché
occorre almeno il rafforzamento della Magistratura di Sorveglianza e
delle figure professionali necessarie per accelerare le pratiche. C’è
il rischio che si ripeta il flop del precedente decreto anche per la
tipologia dei detenuti spesso senza casa e senza famiglia. Una più
attenta ricognizione sullo stato dei singoli Tribunali di Sorveglianza
e una conseguente immediata azione per rimpolparli potrebbe evitare nei
prossimi mesi altra sofferenza e altre situazioni pericolose per l’
integrità dei cittadini privati della libertà”.

Cagliari, 19 febbraio 2012

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