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NUOVO CARCERE CAGLIARI: URGENTE COMMISSIONE ISPETTIVA SU LAVORI E RISPETTO NORME.

19 gennaio 2012 Nessun Commento

                “Quello che sta accadendo nel nuovo carcere di Cagliari tra “Opere Pubbliche”, i sindacati e gli operai è un documento reiterato sullo scarso valore attribuito dall’impresa al rispetto delle relazioni sindacali e dei diritti dei lavoratori. Una situazione che richiede la visita urgente di una commissione ispettiva affinché sia fatta luce sul rispetto delle norme e sull’entità dei lavori finora eseguiti”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione Socialismo Diritti Riforme, denunciando la necessità di chiarimenti su un’opera che ha richiesto ingenti fondi di denaro pubblico e continua a crescere a singhiozzo senza il coinvolgimento degli Enti Locali.

L’iniziale “forzata” secretazione degli atti – precisa Caligaris – ha fatto passare in secondo piano il ciclico conflitto con gli operai a cui spetta di essere pagati regolarmente e il ritardo di oltre due anni sulla data di consegna della struttura. Assurdo inoltre che il Comune di Uta, sul quale grava l’imponente servitù penitenziaria, la Provincia di Cagliari, competente per l’assetto viario, siano esclusi dall’accesso costante alle diverse fasi della costruzione. Mistero infine sul pagamento degli espropri e sugli appalti di opere da realizzarsi per conto del Ministero della Giustizia nonché sulla mancata conferenza dei servizi dopo quella del 2005.

                Nulla è trapelato sull’appalto per la fornitura di Gas Propano Liquido da riscaldamento, acqua sanitaria e cucine. L’appalto – ricorda la presidente di SDR – era previsto per il 2010-2012 per un importo presunto a basa d’asta di complessivi 380mila euro oltre l’IVA. Non si conoscono l’importo delle somme previste per l’esproprio dell’area dove sta sorgendo il carcere e se la loro liquidazione spetta all’impresa costruttrice o direttamente al Ministero. Nessuna notizia sui due ampi vasconi, limitrofi al muro di cinta del penitenziario, pieni d’acqua per irrigazione. Ancora più grave avere escluso l’opinione pubblica dalla conoscenza dei rapporti tra Ministero delle Infrastrutture e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria rispetto anche ai lavori straordinari resisi necessari in corso d’opera che hanno sicuramente fatto accresciuto i metri cubi della struttura.

                E’ indispensabile, che trattandosi di un’imponente opera pubblica, l’impresa – conclude Caligaris  – regolarizzi i rapporti con gli operai pagando i salari arretrati e ripristinando le normali scadenze mensile. Gli uffici del Ministero, in controtendenza rispetto a quanto avvenuto in questi anni, si impegnino ad avviare un processo di trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica e di collaborazione con gli Enti Locali interessati. Sono richieste che più eludibili con la giustificazione della “secretazione” degli atti imposta dall’urgenza per l’“emergenza carceri” che peraltro continuerà a luogo.

 Cagliari, 18 gennaio 2012

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