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SANITA’ PENITENZIARIA: PER RITARDI REGIONE RISCHIA COMMISSARIAMENTO

18 dicembre 2011 Nessun Commento

“La sanità penitenziaria è un problema sociale la cui soluzione non consente tempi lunghi. La Regione, che ha la piena responsabilità dopo il passaggio delle competenze da parte dello Stato, se ne deve fare carico interamente senza lasciare vuoti. Altrimenti vi è il rischio della nomina di un commissario governativo ad acta e di denunce all’autorità giudiziaria. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” sottolineando il profondo malessere esistente tra i medici, gli infermieri ed i tecnici impegnati   nei 13 istituti di pena.

Vi sono inoltre da non sottovalutare – precisa la Presidente di SDR – le lamentale dei detenuti e dei loro familiari che denunciano casi di mancata assistenza. Non bastono, quindi, gli annunciati provvedimenti tampone come la proroga delle convenzioni dei medici, degli infermieri e dei tecnici in scadenza al 31 dicembre. E’ necessario che vengano definite le linee guida dell’assessorato alle ASL per l’attuazione del Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n.140 concernente “Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna in materia di sanità penitenziaria” entrato in vigore il 4 settembre di quest’anno.

 “L’aspetto sconcertante – sottolinea l’ex consigliere regionale socialista  – è che aldilà della buona volontà dei singoli attori impegnati nell’esame delle questioni, non sono stati ancora definiti atti formali. E’ insomma urgente stabilire in che modo potranno essere garantite le emergenze interne alle strutture detentive. Dentro gli Istituti di pena infatti si trovano persone che hanno costante necessità di professionisti della salute. Mentre attualmente il personale medico e infermieristico è in grado, per la lunga esperienza pregressa, di gestire i momenti critici, la prospettiva di utilizzare le Guardie Mediche o altro personale non potrebbe garantire la prevenzione di atti di autolesionismo o suicidari e neppure le emergenze”.

“La salute dei detenuti – conclude Caligaris – è una questione che riguarda l’intera comunità isolana perché è completamente nelle mani delle Aziende Sanitarie Locali. La Regione deve garantire ad adulti e minori privati della libertà i livelli essenziali di assistenza. Un’accelerazione nella piena attuazione della riforma è improcrastinabile per le condizioni in cui si trovano i cittadini privati della libertà negli Istituti di Pena sardi”.

Cagliari, 16 dicembre 2011

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