NUOVO SUICIDIO A BUONCAMMINO: RISCHIO PREVALGA DISPERAZIONE
“Il nuovo suicidio nel carcere cagliaritano di Buoncammino conferma, purtroppo, il profondo disagio e la grave difficoltà a far prevalere la speranza sulla disperazione nelle strutture penitenziarie. Il gesto di un ragazzo di 25 anni, extracomunitario, solo, con problemi psichici, trasferito dal Cpsa (Centro Primo Soccorso Accoglieza) di Elmas evidenzia palesemente le falle di un sistema non più accettabile. Un evento tragico che rischia, peraltro, di degenerare in una negativa sequenza”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” sottolineando che “neppure il gesto di umana solidarietà della Ministra della Giustizia Paola Severino e del Capo del Dipartimento Franco Ionta riservato a Cagliari possono frenare l’onda di insostenibile sfiducia nelle Istituzioni dei cittadini privati della libertà”.
“Il peso di questo nuovo imprevedibile suicidio – aggiunge Caligaris – è particolarmente grave perché riguarda una persona senza famiglia, senza amici, senza nulla. Una persona simbolo della quotidiana esistenza di tanti immigrati giunti in Italia con la speranza di trovare un’esistenza dignitosa e finiti invece in una struttura non in grado di accogliere il loro vissuto”.
“Chabachb Feres è il simbolo – conclude la presidente di SDR – dell’Italia che non è capace di garantire i diritti”.
Cagliari, 13 dicembre 2011
Scrivi il tuo commento all'articolo