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FEBBRE NILO: REGIONE POTENZI SERVIZI SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA IN SARDEGNA. BASTA CON RINCORSA ALLE EMERGENZE. PER MOLTI MEDICI VETERINARI “EMERGENZA SANITARIA”.

7 ottobre 2011 Nessun Commento

“La Regione deve elaborare immediatamente le linee guida per creare una sanità pubblica veterinaria capace di affrontare in modo organico le esigenze sanitarie senza rincorrere di volta in volta le emergenze”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” accogliendo la sollecitazione di diversi medici veterinari, con la quale si denuncia “un’emergenza sanitaria senza precedenti per le malattie, alcune delle quali trasmissibili anche alle persone, che hanno colpito gli animali”.

“E’ evidente che lo scudo sanitario, basato sulla prevenzione,  è stato – sottolinea Caligaris – abbondantemente violato con i focolai di peste suina africana (PSA), la comparsa della Febbre del Nilo (Wnd), della tubercolosi negli animali da allevamento e della trichinellosi.  Una situazione che impone un’attenta riflessione sulla politica sanitaria seguita dai vari assessorati regionali nel settore veterinario negli ultimi 15 anni”.

                “I servizi veterinari delle aziende sanitarie locali – rileva ancora con riferimento ai progressivi vuoti di organico creatasi negli anni – vanno immediatamente potenziati con l’assunzione di medici dalle graduatorie dei concorsi recentemente espletati mentre devono essere tempestivamente indette nuove selezioni nelle aziende inadempienti. E’ inoltre improrogabile la “rivalutazione” del servizio veterinario dell’assessorato con potenziamento e coordinamento affidato a personale medico del settore. Deve infine essere posta fine alla gestione commissariale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna nominando il Direttore generale e i dirigenti previsti dalla legge di riforma”.

                “Si tratta di interventi – conclude la presidente di SDR -  non più procrastinabili che la Giunta, su proposta dell’Assessore della Sanità, deve assumere d’intesa con i manager della Aziende Sanitarie, gli ordini e i sindacati dei medici veterinari. L’attacco sanitario devastante  al quale è sottoposto il patrimonio zootecnico della Sardegna richiede una risposta organica ed efficace senza precedenti”.

Cagliari, 6 ottobre 2011

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