SANITA’ PENITENZIARIA: PREOCCUPAZIONI PER TRASFERIMENTO AD ASL.
“E’ entrata nella fase attuativa la riforma della medicina penitenziaria in Sardegna. Da oggi infatti sono stati trasferiti alle competenti ASL della Sardegna gli elenchi dei titolari dei rapporti di lavoro, circa 250 persone, afferenti il servizio medico-tecnico-infermieristico e veterinario in forza il 5 settembre scorso, data di entrata in vigore del decreto legislativo “Norme di attuazione dello Statuto Speciale della Regione Autonoma della Sardegna in materia di Sanità Penitenziaria”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” sottolineando “i tempi ristretti per realizzare il passaggio delle competenze e le preoccupazioni tra gli operatori in attesa di disposizioni e intese tra Regione e Ministeri”.
“Con questo primo atto – evidenzia la presidente di SDR – è stata infatti rispettata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e da quello per la Giustizia Minorile la prima importante scadenza che attua il provvedimento per disciplinare “le modalità, i criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio sanitario della Regione delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla sanità penitenziaria”.
“Il Provveditore Gianfranco De Gesu, che ha incontrato nei giorni scorsi i diversi responsabili sanitari degli Istituti per approfondire le problematiche, ha predisposto i resoconti puntuali su quanto necessario per ottemperare al dispositivo. Ha inoltre chiesto un incontro urgente alla Regione. La prossima scadenza, il 5 ottobre, saranno trasferiti alle Aziende Sanitarie Locali, previo accordo tra Ministero della Giustizia e Regione, i beni e i locali adibiti alle funzioni sanitarie per i quali sono in fase di completamento gli inventari. Ed entro la stessa data del mese di novembre sarà invece individuato il personale medico a cui affidare le prestazioni medico-legali per gli Agenti di Polizia Penitenziaria”.
“Le questioni più delicate però – conclude Caligaris – riguardano il finanziamento, per il quale il Ministero propone come data di scadenza del proprio impegno il 31 dicembre 2011, l’obbligatorietà dell’istituzione, a pena di sanzioni, dell’Osservatorio Permanente sulla Sanità Penitenziaria previsto dalla Conferenza Stato-Regioni per garantire il rispetto dei livelli di assistenza nonché l’organizzazione e organigramma del servizio a livello regionale”.
“Per la realtà isolana, che coinvolge direttamente oltre 2.200 persone private della libertà (compresi i minori ristretti nella struttura di Quartucciu), i loro familiari e non meno di 250 tra medici, infermieri, tecnici e veterinari, si tratta di un momento particolarmente complesso ”.
Cagliari, 15 settembre 2011
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