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KELLER: PROSEGUE IL COLPEVOLE DISIMPEGNO SOCIETA’ FERROVIE DELLO STATO. SDR SOLIDALE CON LAVORATORI.

8 settembre 2011 Nessun Commento

   “Il disegno dei dirigenti della società Ferrovie dello Stato di smantellare definitivamente il traffico merci su rotaia prosegue con il disimpegno di Trenitalia che ha messo in discussione la commessa alla Keller per la costruzione e la manutenzione di carrozze e carri ferroviari. E’ un grave attentato al diritto al lavoro ancora più grave perché perpetrato da una holding pubblica”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritto Riforme”, nell’esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori in lotta per la salvezza della fabbrica.

            “Dopo aver smantellato gli scali merci dell’isola, aver svenduto e fatto demolire i traghetti della soppressa linea Golfo Aranci-Civitavecchia, armati con i soldi della Regione Sardegna, ed aver mortificato i dipendenti costretti a trasferimenti nella Penisola, a prepensionamenti o allo svolgimento di altre mansioni, Trenitalia, con il colpevole consenso della capofila Ferrovie dello Stato, vuole assestare – sottolinea Caligaris che nella passata legislatura da consigliera regionale socialista aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari e alla Corte dei Conti della Sardegna per accertare l’eventuale interruzione di pubblico servizio e gli ingenti sprechi di denaro pubblico – il colpo definitivo ad una realtà industriale ideata e realizzata con finalità all’utilizzo delle strade ferrata”.

            L’associazione Socialismo Diritti Riforme, alla luce degli ulteriori negativi sviluppi della vicenda Keller e degli investimenti della Regione per ripristinare il traffico merci su rotaia attrezzando lo scalo di Portotorres, intende riproporre le iniziative legali per lo scempio di denaro pubblico e il totale mancato rispetto dei protocolli d’intesa sottoscritti da Governo, Regione, Ferrovie dello Stato e Trenitalia.

            “Sta di fatto – conclude Caligaris – che Ferrovie dello Stato e Trenitalia non possono impunemente proseguire nell’opera di smantellamento e di totale abbandono degli scali e del traffico merci dopo aver svenduto a privati in dispregio dello Statuto sardo che impone il passaggio alla Regione dei beni pubblici dismessi dell’isola, autentici gioielli di famiglia. Si tratta, tra gli altri, di appartamenti, complessi immobiliari, terreni e fabbricati ubicati, secondo un annuncio pubblicitario di tre anni fa, in diverse zone della Sardegna ed in particolare in provincia di Sassari. Erano stati messi all’asta anche la scuola ed il giardino della stazione di Chilivani al prezzo di soli 32 euro al metro quadro”.

Cagliari, 8 settembre 2011

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