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CARCERI: CERTIFICATO DA OSPEDALE “SAN GIOVANNI DI DIO” DI CAGLIARI ALTO RISCHIO ABORTO PER GRAVIDANZA GIOVANE MAMMA DETENUTA INCINTA DI DUE GEMELLI.

14 settembre 2011 Nessun Commento

            “E’ ad alto rischio la gravidanza di V. D. 28 anni, di nazionalità serba, madre di quattro bambini di 8, 6, 5 e 3 anni, incinta di due gemelli. Ricoverata al “San Giovanni” di Dio per minaccia d’aborto cinque giorni fa dopo essersi sentita male nella cella di Buoncammino dov’era detenuta”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento al certificato medico del Presidio.

            “Secondo la ginecologa infatti la donna, alla sedicesima settimana di gravidanza, presenta un quadro piuttosto delicato. L’attuale gravidanza – ha scritto la dottoressa nell’attestato – è da considerarsi ad alto rischio per l’attuale minaccia di aborto, di gemellarità, per la storia ostetrica della paziente e il conseguente rischio di rottura dell’utero e di inserzione placentare anomala con i pregressi tagli cesarei”.

 “Parole inequivocabili che – sottolinea la presidente di SDR – non lasciano dubbi sulla incompatibilità con la permanenza in una struttura penitenziaria. La giovane slava era stata da subito sottoposta a terapia ormonale dai Medici di Buoncammino, avendo anche subito tre pregressi tagli cesarei, ma non è stato sufficiente. La donna, costantemente monitorata in carcere per gravidanza a rischio, è stata trasferita all’Ospedale durante la notte di mercoledì scorso quando si era sentita male”.

“E’ evidente quindi che è necessario un provvedimento del Magistrato di Latina – conclude Caligaris – improntato al senso di umanità. La giovane mamma non ha ucciso, non ha trafficato droga, non ha picchiato o violentato qualcuno, né è associata a qualche cosca mafiosa. Deve poter pagare il debito con la giustizia in un ambiente meno opprimente di quello di un Istituto di Pena. Andare ai domiciliari oppure in una struttura alternativa dove possa anche riabbracciare i suoi bambini”.

Cagliari, 13 settembre 2011

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