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CARCERI: A DDL MINISTRO GIUSTIZIA FRANCESCO NITTO PALMA AFFIANCHI MONITORAGGIO AMMALATI E ANZIANI IN CARCERE SIMBOLO BUONCAMMINO. RIDURRE SOVRAFFOLLAMENTO E’ POSSIBILE TRASFERENDO AMMALATI FISICI E MENTALI IN APPOSITE STRUTTURE.

11 agosto 2011 Nessun Commento

                “La depenalizzazione dei reati minori rappresenta uno strumento utilissimo per ridurre il numero di detenuti nelle carceri italiane. L’amnistia proposta da Marco Pannella per riformare la giustizia. Occorre però anche un monitoraggio sul numero di ammalati e di anziani detenuti nelle carceri che possono scontare la pena in strutture alternative liberando spazi, alleggerendo il lavoro dei medici e degli agenti di Polizia Penitenziaria e riducendo le spese a vantaggio della sicurezza. Se poi venisse rispettato il principio della territorialità della pena si ridurrebbero ulteriormente i problemi”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con riferimento al sovraffollamento negli Istituti Penitenziari che secondo il Ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma può avvenire con “la depenalizzazione dei reati minori”.

            “Rivolgiamo al Ministro – sottolinea Caligaris – l’invito ad avviare in un carcere-simbolo come Buoncammino di Cagliari un monitoraggio sulle condizioni di salute, fisica e mentale, dei reclusi, e sulla loro età in modo che possa verificare immediatamente quanti potrebbero essere ricoverati in altre strutture o mandati a casa per potersi curare. Siamo decisamente d’accordo sulla depenalizzazione dei reati minori che sta dando risultati positivi nei Paesi, come il Portogallo, dov’è stata adottata per l’uso di droga. I tossicodipendenti non vengono insomma trattati come criminali ma, sottoposti all’esame di un’apposita commissione, avviati alle opportune cure. Sono considerati pazienti e riabilitati”.

            “Il carcere di Buoncammino – conclude la presidente di SDR – può costituire un luogo-test importante anche per studiare in modo più puntuale la questione della territorialità della pena e della presenza degli extracomunitari, spesso in stato di detenzione per reati insignificanti. Insomma le parole del Guardasigilli, che conosce bene la materia, sono confortanti, ora speriamo in atti concreti immediati”.

Cagliari, 11 agosto 2011

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