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CARCERI: SDR, DAP INVIA A BUONCAMMINO MALATI AD ALTO RISCHIO VITA

20 aprile 2011 Nessun Commento

 

            “Il centro diagnostico terapeutico di Buoncammino è sovraffollato e sta diventando sempre di più un grave problema socio-sanitario. Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria infatti lo utilizza come luogo privilegiato per malati cronici ad alto rischio di vita costringendo i sanitari a un super lavoro e gli agenti di Polizia Penitenziaria a continui piantonamenti. In questo modo non si possono garantire né la salute né la sicurezza”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” avendo appreso che “attualmente si trovano nel CDT 37 detenuti-pazienti – ma i posti letto sono solo 30 – tra cui uno schizotipico, un portatore sano di meningite, persone affette da tumori, aneurismi, epilessia e perfino un uomo di 80 anni praticamente ingestibile”.

            “La situazione – sostiene ancora Caligaris – risulta paradossale anche perché i fondi destinati alla sanità penitenziaria sono agli sgoccioli e gli operatori prestano servizio senza avere garantito costantemente lo stipendio. Il continuo ricorso ai piantonamenti per eventi che richiedono ricoveri in ospedale e/o visite provocano, in una condizione di carenza di organici (mancano almeno 60 Agenti rispetto alle necessità), uno stato di debolezza per la sicurezza. Se continueranno ad arrivare detenuti ammalati il clima diverrà insostenibile”.

            “Non sono più procrastinabili – conclude la presidente di Socialismo Diritti Riforme – almeno due principali interventi. Innanzitutto il passaggio della sanità penitenziaria dal Ministero della Giustizia alle ASL in modo da creare parità di trattamento terapeutico per i cittadini privati della libertà e per i Medici penitenziari. L’altro elemento ineludibile è l’assunzione di nuovi Agenti o almeno il trasferimento dalle carceri della Penisola delle centinaia di sardi che da decenni chiedono di ritornare nell’isola anche perché lontani dalla famiglia vivono condizioni di oggettiva difficoltà. Insomma troppe promesse dal Governo in un settore delicato stanno generando un clima non sereno”.

 Cagliari, 19 aprile 2011

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